Tagli ai servizi e aumento delle tariffe e imposte, aria di tempesta sul Comune di Isernia. La manovra del commissario prefettizio, Vincenza Filippi, sta provocando una raffica di reazioni, sia politiche, che sindacali. Ma andiamo con ordine, cominciando dalle reazioni politiche. Dopo la presa di posizione di Carlo Veneziale, del Pd, arriva quella di Tiziano Di Clemente, del Pcl, che intima alla gestione commissariale di non toccare i servizi sociali. C’è poi chi, come Albino Iacovone, un ex sindaco, che indica la strada: la gestione commissariale, formata da tre funzionari prefettizi, costa dodicimila euro al mese. Se si taglia almeno un sub commissario, si possono trovare i soldi per mantenere aperto l’asilo nido il pomeriggio. Su questo fronte da registrare anche l’intervento della Regione che ha finanziato, con un progetto specifico, il funzionamento dell’asilo nido e se la struttura venisse chiusa di pomeriggio, come ipotizzato dalla Filippi, quel finanziamento verrebbe revocato al Comune di Isernia.
E intanto c’è chi, come Feliciantonio Di Schiavi, del sindacato Csa, che, in un durissimo comunicato, parla delle spese allegre di Palazzo San Francesco, come, per esempio, i soldi con cui verrebbero finanziati i servizi legali. Per Di Schiavi c’è un avvocato assunto al Comune e non è giusto corrispondergli, oltre lo stipendio, anche gli onorari legali.
Così come, Di Schiavi, chiede se sia vero che siano state distribuite tessere omaggio a diversi fortunati per non pagare i parcheggi nelle aree di sosta a pagamento.
Insomma, un fuoco di fila che sta investendo la gestione commissariale, dopo la decisione di tagliare i servizi e aumentare le tasse.
Infine interviene anche l’ex sindaco Melogli che vuole scrivere una lettera a Napolitano, visto che, a suo giudizio, si sta commettendo un grave abuso. Per l’ex sindaco non c’è alcun deficit, si tratta solo di una errata valutazione, attribuibile all’ex commissario Tino Vardè.
Tutto questo accade mentre le elezioni si avvicinano e nessun partito ancora sembra in grado di indicare una linea, un programma, un sindaco capaci di trovare le idee per salvare Isernia.