Il tribunale di Isernia non è in agonia. Sta attraversando una fase critica, è vero, ma il problema della carenza d’organico sarà risolto al più presto”. Questo in sintesi, il messaggio lanciato dal presidente dell’ordine forense, Marciano Moscardino, al termine della cerimonia di giuramento di sette nuovi avvocati. Durante la conferenza stampa convocata dal Consiglio dell’ordine degli avvocati, Moscardino ha annunciato una serie di importanti novità, frutto di una serie incontri tenuti nelle ultime settimane al Consiglio superiore della magistratura. La proposta di legge che prevede una riduzione dell’organico da nove a otto giudici è stata ritirata, ma soprattutto il Csm ha assicurato che i prossimi uditori giudiziari, ossia i magistrati di prima nomina, saranno assegnati a Isernia fino a copertura dell’organico. Nel frattempo un ulteriore rinforzo potrebbe arrivare dal giudice distrettuale, una sorta di jolly in grado di far fronte di volta in volta alle esigenze dei vari tribunali molisani. “I risultati ottenuti – ha sottolineato il presidente Moscardino – sono il frutto del notevole impegno profuso in questi mesi da Enzo Di Giacomo, presidente della sezione molisana dell’Associazione nazionale magistrati, dall’Ordine forense e dal presidente del tribunale di Isernia Guido Ghionni”. Per Moscardino, dunque, il futuro del palazzo di giustizia di Isernia non è a rischio. “Se negli ultimi tempi l’attività ha fatto registrare un rallentamento – ha detto ancora – lo si deve soprattutto dalla mole di lavoro conseguente al fallimento della Ittierre, il quarto per importanza in Italia, dopo quelli di Parmalat, Cirio e Alitalia”. La chiusura di questo procedimento e l’arrivo di nuovi giudici dovrebbero riportare la situazione alla normalità in tempi ragionevoli.
Tribunale di Isernia a corto di giudici, “salvato” dall’Anm e dall’Ordine forense
