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venerdì, Aprile 19, 2024

La Libera Associazione delle Imprese ha incontrato Iorio: “Vogliamo contare nelle scelte economiche del Molise”

AperturaLa Libera Associazione delle Imprese ha incontrato Iorio: “Vogliamo contare nelle scelte economiche del Molise”

di Michele Mignogna

Gli aderenti della Libera Associazione delle Imprese di Termoli ha incontrato il Presidente uscente, e ricandidato con il PDL, Michele Iorio. Un incontro in cui i piccoli e medi imprenditori del Nucleo Industriale di Termoli hanno esposto le loro problematiche a chi, come Iorio, ha governato a lungo questa regione. Tanti i problemi che gli imprenditori hanno in questo momento, ai quali Iorio ha cercato di rispondere in maniera seria e soprattutto senza fare promesse, sostenendo che gli imprenditori in prima persona devono entrare a far parte della governance del COSIB, dalla quale oggi sono esclusi.

 

Nove domande che hanno spaziato dal credito alle imprese, alle condizioni del COSIB di Termoli, passando per la sanità, l’ambiente fino all’eccessiva tassazione che grava sulle imprese in questi momenti di crisi dei mercati, questo l’oggetto dell’incontro che la LAI, la Libera Associazione delle Imprese ha organizzato con Michele Iorio, nove domande sulle quali bisognava rispondere senza girarci intorno, e Iorio lo ha fatto, a volte assumendosene la piena responsabilità, altre volte spiegando alla platea, che molte decisioni vengono prese dal Governo centrale, e che spesso e volentieri, in questi anni, hanno obbligato i cittadini a pagare più del dovuto, per scelte contestabili, prese però altrove. Cosi come nel caso dell’eccessiva tassazione delle imprese, a domanda specifica il Presidente ha risposto che purtroppo, anche di là delle vicende prettamente locali, la decisione di aumentare le tasse viene presa a livello nazionale, “tutti dicono che il disastro della sanità porta la firma dei miei governi – dice Iorio -ma se noi non avessimo fatto quello che abbiamo fatto, e invece rispettavamo le imposizioni dei vari Governi, oggi ci ritroveremo nessun ospedale e soprattutto nessuna possibilità di essere curati, per questo che garantire la sanità a 136 comuni, seppur piccoli, è complesso, ho chiesto sia a Berlusconi quando era al governo, sia a Monti poi, di avere un fondo di rotazione proprio per le regioni più piccole, dove la sanità deve essere garantita”. Ma non si è fermato qui Iorio, affrontando le due domande forse più insidiose, perché una riguardava il credito alle imprese  l’altra il funzionamento del COSIB, Iorio ha detto che delle riforme serie in questi settori vanno fatti, a partire dalla riforma dei Consorzi industriali, cavallo di battaglia della scorsa legislatura, e che non è stata realizzata “perché riforme di questa portata – dice Iorio – hanno bisogno di un sorta di tranquillità istituzionale che non è stata garantita al Molise, con i ricorsi del centro sinistra che hanno portato a terminare la legislatura dopo solo un anno di attività, ma comunque è un discorsa che deve essere ripreso con forza, cosi come bisogna realizzare uno sportello unico regionale per le imprese, che faciliti le pratiche burocratiche nel momento in cui una qualsiasi azienda vuole investire in Molise”. Mentre sul finanziamento alle imprese la situazione è al quanto delicata, infatti, sostiene Iorio, bisogna dare un ruolo forte alla FinMolise, che oggi opera con due società, una di emanazione diretta della regione, l’altra completamente privata, “ebbene – sottolinea Iorio – la FinMolise deve essere in grado di diventare una Banca locale, visto che i grandi gruppi ormai non finanziano un solo euro alle imprese molisane”. Ma per fare questo, e Iorio ne è consapevole, bisogna vincere non solo le elezioni, ma anche l’opposizione interna, che vede negli enti sub regionali, FinMolise in testa, la possibilità di occupare poltrone con lauti appannaggi. Insomma un incontro tutto sommato cordiale e garbato, ma che non ha mascherato la rabbia e il senso di smarrimento, a volte, degli imprenditori, alcuni dei quali, nell’ultimo anno ha perso il venticinque per cento del fatturato rispetto all’anno precedente, e in alcuni casi, parliamo di somme importanti che garantiscono reddito e lavoro, soprattutto se consideriamo che l’ottanta per cento delle piccole e medie imprese molisane sono a conduzione familiare, ci si rende conto che parliamo di decine di famiglie ormai agli sgoccioli, e su questo la politica deve intervenire e tempestivamente.

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