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giovedì, Aprile 18, 2024

Impianti di risalita chiusi, clamorosa protesta degli imprenditori di Capracotta contro Funivie Molise

EvidenzaImpianti di risalita chiusi, clamorosa protesta degli imprenditori di Capracotta contro Funivie Molise

Il blocco del traffico improvvisato da alcuni imprenditori ha creato qualche momento di tensione tra i manifestanti gli e automobilisti in transito sulla strada che conduce a San Massimo, ma dopo pochi minuti la situazione è tornata alla normalità. Gli operatori turistici, i lavoratori e gli amministratori comunali di Capracotta questa mattina hanno dato vita a un sit in di protesta per chiedere l’apertura immediata degli impianti di risalita di Monte Capraro. “Il collaudo è stato fatto, le autorizzazione ci sono: perché Funivie Molise non riapre gli impianti?”, ha detto Michele Sozio, imprenditore altomolisano. “A Capracotta – gli ha fatto eco Fernando Carlucci – ci considerano figli di un dio minore. Eppure le tasse le paghiamo come tutti gli altri. Questa stagione è stata disastrosa: la gente viene in paese, trova gli impianti chiusi e dice che non ternerà più”. Soffrono anche i dipendenti delle varie attività del turismo della neve: “In questo modo – ha detto Adolfo Paglione, aiuto macchinista a Monte Capraro – si penalizza non solo Capracotta, ma tutto l’indotto dell’Alto Molise. Si tratta di far lavorare decine di persone, con figli. I soldi della stagione invernale avrebbe fatto comodo”. La protesta è stata sostenuta sia dalla maggioranza, sia dall’opposizione: “Gli imprenditori – ha detto il sindaco Antonio Monaco – hanno ragione. Siamo stati e restiamo a disposizione per la riapertura degli impianti. Abbiamo la possibilità di riaprire già questo week end: invito Funivie Molise a dare ascolto all’appello degli operatori turistici”. “Siamo compatti – ha detto Giancarlo Ciolfi, capogruppo di minoranza – nel sostenere gli imprenditori. La Regione ha fatta la propria parte. Ha finanziato gli interventi, ha fatto tutto ciò che era di propria competenza. Non riusciamo a spiegarci il perché di questi ritardi nella riapertura degli impianti. Eppure questa è una protesta bipartisan, proprio non capiamo”.

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