La procedura si aprirà il 28 febbraio alle 20, quando inizierà formalmente la “sede vacante”, che è sempre scattata al momento del decesso del Pontefice. Le dimissioni di Benedetto XVI aprono una novità costituzionale nelle norme vaticane: non ci saranno naturalmente tutte le procedure relative alla constatazione del decesso e i successivi Novendiali, legati ai funerali solenni. Ma, per il resto, tutto rimarrà come fissato dalla costituzione Universi Dominici Gregis, dove si prevedono le procedure del periodo di passaggio tra un Papa e il suo successore. A partire dall’esecizio dei poteri del Camerlengo che è il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e che sarà affiancato da una terna di porporati, chiamati a turno a coadiuvarlo nelle sue mansioni. Un aspetto da ricordare è che al momento dell’inizio della sede vacante tutte le cariche in Curia decadono, fatta eccezione appunto per quella di Camerlengo (che anzi inizia a vivere) e di Penitenziere Maggiore, oltre al Vicario di Roma e all’Arciprete di San Pietro.