Residenti e commercianti alle 8 in punto erano già lì. Tra piazza Garibaldi e via Duca degli Abruzzi, in una nelle zone individuate dal Comune di Termoli per realizzare un’isola ecologica a scomparsa, determinati a bloccare i lavori che sarebbero dovuti iniziare oggi. E in parte ci sono riusciti, perché di fronte a quel gruppo di persone che difendevano la propria casa o la propria attività, gli operai della ditta sono dovuti rimanere a braccia conserte. I residenti hanno timore del cattivo odore, del rumore e dell’immagine di degrado che si potrebbe dare alla zona. Tutte motivazioni che sono poi state spiegate al sindaco in Comune che ha accettato di ricevere gli autori della protesta. Ci sono stati attimi di concitazione, in cui la tensione è salita e alle stelle e i decibel della conversazione sono schizzati, ma Di Brino ha cercato di tenere calmi gli animi e spiegare che non ci saranno cattivi odori perché non verrà raccolto l’umido, che sugli orari di ritiro si potranno mettere d’accordo, e che per evitare atti di inciviltà oltre a un sistema di videosorveglianza verrà aumentata la presenza dei vigili urbani. E’ stato mostrato anche come verrà il progetto ma comunque gli scettici sono rimasti, come chi ha un albergo proprio lì.
Il sindaco ha chiesto ai residenti di non far prevalere il pregiudizio e di dare fiducia all’Amministrazione. Molti sono rimasti sulle proprie posizioni chiedendo di spostare l’isola anche di soli 50 metri. Di Brino comunque è stato deciso: i lavori si devono fare. E c’è stato anche qualcuno a cui il confronto è servito.
Protesta contro l’isola ecologica, Di Brino: “Avanti coi lavori”
