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mercoledì, Aprile 24, 2024

Ittierre, i lavoratori incrociano le braccia

RegioneIttierre, i lavoratori incrociano le braccia

Oggi hanno incrociato le braccia i dipendenti della Ittierre. Sono preoccupati. La possibilità che 200 di loro finiscano in cassa integrazione in effetti non fa dormire sonni tranquilli. Allo sciopero di otto ore – caratterizzato da un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento – ha aderito un terzo dei lavoratori. Un numero al di sopra delle aspettative, dice qualcuno, ma utile comunque per lanciare un segnale e chiedere maggiore chiarezza al patron Bianchi: “Siamo preoccupati – ha detto il segretario della Filctem Cgil Molise Lino Zambianchi – e chiediamo a Bianchi di aprire un tavolo di confronto in Prefettura. Per l’azienda di Pettoranello ci sono due piani: uno che prevede sviluppo, l’altro che prevede la cassa integrazione. Noi siamo naturalmente per la prima ipotesi”. Al ministero i fondi ci sono – assicura il sindacalista – ma bisogna fare pressione e anche in fretta: “Si può intervenire attraverso i contratti programma. Ma la politica anziché attivarsi, si dedica alla campagna elettorale. Per la Ittierre c’è un piano di investimenti da 40 milioni di euro, che in tre anni può garantire altri 300 posti di lavoro”. Anche alcuni manifestanti hanno chiesto un intervento diretto delle istituzioni, chiedono quell’impegno concreto che forse finora non c’è stato. Che la situazione non fosse delle migliori lo si sapeva da tempo – dicono ancora i dipendenti – ma si fa comunque ancora in tempo a evitare che si materializzino gli stessi incubi del 2009, quando finì l’era It Holding.

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