La questione è stata sollevata anche durante la recente inaugurazione dell’anno giudiziario. Nella sua relazione il presidente della Corte d’appello di Campobasso, Francesco Infantini, ha parlato di situazione delicata al tribunale di Isernia, dove risultano pendenti quasi 1.200 processi penali. Ma ora il già evidente problema della carenza d’organico è destinato ad aggravarsi: altri tre giudici hanno infatti ottenuto il trasferimento: Roberta D’Onofrio, Maria Luisa Messa e Alfonso Piccialli. Significa che il palazzo di giustizia isernino rischia seriamente la paralisi. Nel giro di poche settimane, infatti, resteranno in organico il solo presidente del tribunale, Guido Ghionni, e altri tre magistrati. In questo modo sarà praticamente impossibile celebrare i processi – ha fatto notare più volte l’ordine forense – poiché diventerà sempre più frequente (se non costante) la possibilità di ritrovarsi lo stesso giudice sia nella fase preliminare che durante il dibattimento vero e proprio. E ciò naturalmente non è consentito. Il presidente Ghionni si è già attivato da tempo per cercare di risolvere una situazione davvero difficile, ma per ora di giudici nuovi al palazzo di giustizia di Isernia non se ne vedono. Tra l’altro il Consiglio superiore della magistratura ha provato più volte a bandire un concorso interno per risolvere il problema della carenza d’organico, ma nessun magistrato ha risposto; nessuno vuole venire da queste parti. Nel frattempo un’altra tegola potrebbe arrivare dal ministero della Giustizia, che avrebbe intenzione di ridurre di un’altra unità non solo l’organico di Isernia, ma anche quello di Larino. Problemi anche con i giudici onorari: ne sono quattro, ma tre di loro stanno per andare via. Per ora l’unico che può tirare il fiato è il procuratore capo Paolo Albano. Il posto lasciato libero da Alfredo Mattei, in primavera sarà occupato da Maria Carmela Andricciola, proveniente da Campobasso. Per avere un nuovo sostituto procuratore ha comunque dovuto aspettare oltre un anno.
Trasferiti altri tre giudici, il Tribunale di Isernia rischia la paralisi
