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domenica, Maggio 5, 2024

Regionali, fuori Angela Crolla

EvidenzaRegionali, fuori Angela Crolla

Sei le liste contestate dai giudici della sezione elettorale del tribunale di Isernia. Pdl, Rialzati Molise, Udeur, Fare Molise, Comunisti Italiani e Lavoro Sport e Sociale di Camillo Colella. La situazione sembrerebbe essere recuperabile per tutte, grazie alla documentazione pervenuta in mattinata, ma saranno i giudici che dovranno stabilire promossi e bocciati. La decisione si conoscerà nelle prossime ore.
Per il Pdl, lo stesso coordinatore regionale, Di Giacomo, si è presentato davanti ai giudici, portando di persona la documentazione da integrare. Le contestazioni dei giudici riguardano in particolare la posizione di Angela Crolla, a cui è stata contestata la mancata autenticazione dell’accettazione. E qui sembra che ci siano poche speranze di riammissione. Per altri due candidati: De Bernardo e Scampamorte mancavano invece solo i timbri sull’accettazione delle rispettive candidature. Tutta la documentazione, insieme alle timbrature mancanti, è stata puntualmente integrata da Ulisse Di Giacomo che si è dichiarato fiducioso ed ha consegnato ai magistrati anche delle sentenze pregresse in cui casi simili venivano regolarmente sanati.
Per la lista di Rialzati Molise, i giudici hanno riscontrato un errore su una data di nascita e il mancato riconoscimento della firma di un autenticatore.
Per l’Udeur, l’atto collettivo non era collegato con gli atti separati e qui, davanti ai giudici, lo stesso Vincenzo Niro, ha ordinato i documenti.
Per Fare Molise discorso simile, bisognava regolarizzare la posizione di un pubblico ufficiale addetto all’autentica.
Nella lista dei Comunisti Italiani i certificati elettorali risultavano separati dagli atti collettivi e per Lavoro Sociale e Sport di Camillo Colella, mancava su alcune firme l’indicazione del documento di identità.
In conclusione, tutta una serie di irregolarità formali su cui però, dopo quanto accaduto nelle ultime elezioni, l’attenzione dei giudici è massima proprio per evitare nuovi casi di non validità per errori di carattere tecnico-burocratico legati alla farraginosità delle procedure previste per la raccolta firme e accettazione delle candidature.
È chiaro comunque che sulla decisione dei giudici di Isernia, qualunque essa sia, c’è la possibilità di appellarsi ai magistrati della Corte d’Appello di Campobasso.

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