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mercoledì, Ottobre 1, 2025

Ricostruzione, lo Stato chiede un milione di euro a Remo Grande per la ricostruzione di Guardialfiera

EvidenzaRicostruzione, lo Stato chiede un milione di euro a Remo Grande per la ricostruzione di Guardialfiera

È attesa a marzo la sentenza del processo su presunte irregolarità nella ricostruzione post terremoto per il comune di Guardialfiera. Si tornerà in aula il 12 del mese a Larino per quella che potrebbe essere l’ultima udienza prima della decisione finale del giudice. L’Imputato è il sindaco Remo Grande e gli ex assessori Giuseppe Bellini e Osvaldo Catalano, in carica nel 2002, quando il sisma colpì i comuni del cratere. La Procura contesta le delibere dell’amministrazione con le quali è stata approvata una graduatoria  per accedere ai fondi pubblici per la ricostruzione. L’accusa nei confronti del sindaco e dei suoi ex assessori è di aver alterato criteri e modalità dell’attribuzione del punteggio a ciascun progetto violando così l’ordinanza commissariale. In pratica, si ritiene che alcuni edifici fossero già danneggiati prima del terremoto. L’inchiesta della Procura della Repubblica è scattata dopo che la trasmissione Report aveva acceso i riflettori sulla vicenda. In aula i tecnici chiamati dalla difesa hanno confermato la correttezza delle procedure, mentre l’avvocato di Remo Grande, Fabio del Vecchio, ha spiegato che gli accertamenti sugli edifici furono realizzati dopo il terremoto ed è difficile stabilire oggi se fossero lesionati o meno prima del 31 ottobre 2002, data del sisma. Inoltre – ha aggiunto il legale – la procedura di approvazione dei progetti è ancora in corso. I lavori devono ancora partire – ha proseguito Del Vecchio, secondo il quale le testimonianze in aula hanno dimostrato la legittimità delle procedure e l’assenza di qualsiasi irregolarità. Ma intanto la presidenza del Comnsiglio dei ministri, parte civile nel processo, ha chiesto un milione di euro di risarcimento danni all’immagine ma anche per i finanziamenti chiesti all’epoca dagli imputati e comunque mai erogati. Il 12 marzo la nuova udienza.

 

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