E’ la sera del 30 agosto 1970.
Una chiamata giunge alla squadra mobile di Roma.
C’è un omicidio ai Parioli,elegante quartiere della capitale,in via Puccini.
Il capo della squadra mobile Valerio Gianfrancesco si precipita con la sua squadra.
E’una serata caldissima,una domenica tipicamente romana,dall’aria irrespirabile.
La polizia penetra nell’appartamento:riverso su un letto c’è il cadavere di una donna,Anna Fallarino in Casati. Ha gli occhi ancora spalancati per la paura e per la sorpresa. In un angolo Massimo Minorenti, che si scoprirà essere il suo amante.infine, riverso , il cadavere di Camillo Casati, marchese, rampollo ricchissimo e viziato della nobiltà romana.
Per terra un Browning 20, privo di 6 colpi, che sono stati sparati verso le vittime. L’ultimo ha ucciso il Casati, una parte del suo volto e un orecchio sono schizzati sulla parete, sporcando un dipinto. Non c’è tanto sangue, tutto sommato. Storia chiara, caso chiuso. Non vi sono dubbi.