Nuovo rinvio, il secondo per l’incontro in programma a Roma tra Ittierre e responsabili del Ministero dello Sviluppo Economico e i Commissari Straordinari.
Originariamente l’incontro era stato fissato all’11 gennaio, poi era slittato al 16 e l’altro giorno c’è stato un nuovo rinvio.
L’azienda tessile molisana, com’è noto, aveva chiesto, con il sostegno della Regione Molise, il cofinanziamento di un Contratto di Sviluppo che prevede, tra l’altro, l’acquisto dello stabilimento di Pettoranello, il potenziamento delle linee produttive e nuovi incrementi occupazionali. Un importante piano di sviluppo su cui il presidente Antonio Bianchi punta molto per dare nuovo slancio all’attività industriale del Polo tessile di Pettoranello.
Il nuovo rinvio dell’incontro previsto a Roma oggettivamente ha lasciato l’amaro in bocca ai vertici dell’Ittierre e mette un freno alle potenzialità di sviluppo e crescita della grande industria molisana. Antonio Bianchi la sua parte l’ha fatta, portando a Pettoranello tredici licenze, tra cui marchi prestigiosi, e investendo ingenti risorse nello sviluppo della rete reatil, sia in Italia che all’estero.
Insomma, l’azienda molisana ha grandi potenzialità e guarda con fiducia al futuro, ma in questo momento vorrebbe sentire al proprio fianco, con maggiore coinvolgimento, anche le strutture tecniche della Regione che possono fare molto, anche attraverso le iniziative da poter mettere in cantiere con il Ministero della Coesione Territoriale che dispone di risorse sufficienti per il finanziamento delle attività industriali di rilevante occupazionale.
Per ora, invece, chi sta rispondendo in maniera collaborativa è la Finanziaria della Regione, la Finmolise, i cui vertici stanno collaborando con l’Ittierre per trovare soluzioni a breve termine.
Probabilmente a rallentare l’attivazione del Contratto di Sviluppo è anche il momento elettorale che attrae tutte le attenzioni della classe politica, sia locale che nazionale.
Ma non bisogna dimenticare il grande valore aggiunto, per il Molise, dell’Ittierre, sia a livello economico, che sociale. Bianchi continua a guardare avanti con ottimismo, ma chiede la massima vicinanza delle istituzioni regionali e che il Ministero dello Sviluppo e quello della Coesione Territoriale facciano la loro parte.