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venerdì, Aprile 19, 2024

“Il coraggio di dire no”: presentato a Termoli il libro su Lea Garofalo

Libri"Il coraggio di dire no": presentato a Termoli il libro su Lea Garofalo

E’ la storia di una vita vissuta in un clima di perenne e quotidiana violenza. Un’esistenza dove la tenerezza, l’affetto, la comprensione non hanno mai trovato spazio. Forse alla fine della sua vicenda umana, Lea aveva capito che una vita violenta non è più vita e per questo aveva chiesto aiuto. Queste le parole usate da Enrico Fierro, giornalista del Fatto Quotidiano, nella prefazione al libro appena dato alle stampe “Il coraggio di dire no” scritto da un altro giornalista, Paolo De Chiara. E’ il coraggio di una donna che ha saputo ribellarsi alla ‘ndrangheta e che lo Stato, a cui aveva chiesto aiuto, nel momento in cui la famiglia di volta le spalle, non ha saputo proteggere.

Il libro parte dal ritrovamento dei resti bruciati di Lea Garofalo. Da qui parte un flash back, un viaggio a ritroso nella sua vita con la famiglia sterminata dalla ndrangheta, l’incontro con Carlo Cosco, suo compagno e poi mandante del suo omicidio, fino alla permanenza in Molise a Campobasso, dove viveva sotto protezione. Una protezione che però era saltata e che aveva spinto Lea a prendere un treno per Milano dove doveva incontrare la figlia. Ma all’appuntamento, Lea non è mai arrivata. Nel volume c’è una fitta raccolta di testimonianze e il contributo anche dell’onorevole Angela Napoli e del senatore Giuseppe Lumia, componenti della commissione Antimafia. Il libro è stato presentato a Termoli e introdotto dal consigliere regionale del Pd Michele Petraroia che ha invitato a non abbassare la guardia considerate le infiltrazioni malavitose che ci sono sulla costa, con la presenza di almeno sei capi-cosca della Ndrangheta. “Una situazione allarmante e preoccupante e di cui i cittadini devono essere informati” ha concluso Petraroia.

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