Finisce in un bagno di sangue il blitz dell’esercito algerino contro il commando islamista che ieri ha preso in ostaggio 41 occidentali e circa 150 algerini nell’impianto di estrazione di gas gestito da Bp a In Amenas, nel Sahara algerino, al confine con il Mali.
Dopo un raid dell’aviazione algerina, costato la vita a 35 ostaggi e 15 sequestratori, tra cui anche il capo del gruppo di terroristi, Abu el-Baraa (secondo fonti islamiche citate da Al Jazeera), l’esercito algerino ha cominciato un attacco via terra poi consluso in serata. Il ministro della Comunicazione Mohamed Siad ha confermato un «numero importante di ostaggi liberati e sfortunatamente di qualche morto e ferito», spiegando che non è ancora possibile attualmente «fornire una cifra definitiva» delle vittime.