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lunedì, Aprile 29, 2024

Lite nell’Udc. Pinti, segretario provinciale, si scaglia contro Teresio Di Pietro e candida Velardi alla presidenza della Regione

EditorialiLite nell’Udc. Pinti, segretario provinciale, si scaglia contro Teresio Di Pietro e candida Velardi alla presidenza della Regione

di PASQUALE DI BELLO

Con una nota a suo pugno, il segretario provinciale di Campobasso dell’Udc, Costanzo Pinti, candida l’assessore Luigi Velardi alla presidenza della Regione. Pesantissime le accuse nei confronti del segretario regionale Teresio Di Pietro accusato di una politica complementare, accessoria e subordinata ad altri attori politici. E’ giallo sulla nota di Pinti, affidata per la divulgazione proprio all’ufficio stampa di Velardi.

Se non è lite nell’Udc, poco ci manca. Inviato attorno all’ora di pranzo, giunge un comunicato stampa del segretario provinciale di Campobasso, Costanzo Pinti, che deve aver guastato a Teresio Di Pietro, segretario regionale del partito di Casini, non solo il desinare ma anche la digestione. Dietro le apparenti parole di cortesia, Pinti sostiene che in buona sostanza la politica di Teresio Di Pietro vada a rimorchio di altre scelte fatte altrove da altri. “Dopo certa attesa – scrive Pinti – avverto il dovere di segnalare al mio Segretario Regionale un aspetto della strategia dell’UDC, a mio avviso, trascurato nell’ infaticabile lavoro svolto da Teresio. Da qualche decennio il nostro partito, tra le prime forze politiche del Molise, sembra svolgere un ruolo complementare, accessorio e subordinato ad altri, senza aver mai osato con proprio progetto politico ne’ con un suo uomo ” protagonista”. Quasi ad accettare mancanza di idee, di consenso e di uomini.” A parte la struttura del testo e la punteggiatura, che un po’ zoppicano, il resto del discorso viaggia in linea retta come un fuso di telaio. Ruolo “accessorio, subordinato e complementare”: più chiaro di così non si può. C’è da chiedersi a chi l’Udc sia stata accessoria, subordinata e complementare, ma questa è una domanda buona per gli elettori del Piemonte, che nulla sanno del Molise, ma non per i cittadini della nostra regione che il biglietto con la risposta in tasca già ce l’hanno: Iorio. C’è scritto proprio così: Michele Iorio. Risposta esatta! Altrimenti subordinati a chi? “Questo ruolo di semplici figuranti della politica – prosegue Pinti – non è più condivisibile. Seguo con puntualità e gratitudine la faticosa e preziosa  opera di confronto di Teresio con gli altri partiti, ma non ho mai registrato che l’ UDC abbia posto all’ attenzione una proposta tutta sua con un programma ed un proprio candidato al vertice della Regione Molise.”  Ciò premesso, il segretario provinciale manda a quello regionale la sua ricetta che ha un nome ben preciso: Velardi. Scrive Pinti: “Assicuro il mio Segretario Regionale che in tal senso sono molte le segnalazioni che raccolgo giornalmente da numerosi componenti  il Comitato Provinciale, da tanti iscritti e da semplici elettori simpatizzanti. L’ invito che ricevo pressante è di prendere noi l’ iniziativa per la costituzione di un’ area moderata affiancata da movimenti civici, da associazioni oltre che dai tradizionali partiti centristi e prossimi ad essi, che sappiano insieme guardare con interesse l’agenda Monti e tracciare un percorso sicuro, nuovo, verso la rinascita di questo Molise afflitto, come altre regioni, da gravi problemi economici, sociali e, soprattutto, dalla grande esigenza di lavoro. Per questo progetto io e moltissimi altri, riteniamo di proporre l’ assessore Luigi Velardi al vertice, perché figura onesta e più rappresentativa del nostro partito. Uomo sobrio e moderato di lunga esperienza amministrativa e politica che ha dato tanto al nostro partito evitando, insieme a pochi altri il tracollo dell’ UDC dopo il tragico esodo di qualche anno fa.  Conoscendo però la sua dignitosa ritrosia, invitiamo Gino ad un supplemento di coraggio, di responsabilità verso un Molise che deve ritrovare i necessari equilibri e la fiducia per difendere la sua stessa identità regionale messa in discussione, tra l’altro da qualche illustre molisano. Il Molise, dice Pinti, dimenticando di aver governato per dieci anni questa Regione, è afflitto da problemi  economici e sociali e dalla mancanza di lavoro, per questo Velardi è l’uomo giusto.

Noi personalmente conosciamo l’assessore Luigi Velardi, e lo riteniamo un galantuomo senza ombra di dubbio. Qualche dubbio sul suo conto, tuttavia, ci sorge quanto alla scelta degli sponsor. Pinti, in particolare, ci pare un po’ ingenuo: va bene sostenere Velardi ma affidare la nota di appoggio proprio all’ufficio stampa di Velardi ci pare una gaffe che rischia di mettere in serio imbarazzo l’assessore regionale. Insomma, a pensare male verrebbe da credere che Velardi e Pinti si siano parlati prima, tenendo chiaramente fuori Teresio Di Pietro. E se questa non è una lite, seppur tra democristiani, che le liti le fanno col piumino mangia polvere, di grazia cos’è?

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