Lo scenario con cui si presenta Foggia dopo il Natale è apocalittico. Cumuli di rifiuti ovunque, montagne d’immondizia che in alcuni casi superano i due metri d’altezza. Raccogliere i rifiuti non è cosa facile vista la copiosità dell’immondizia, ma soprattutto perché non si vive un clima sereno nel capoluogo dauno. I camion e le ruspe sono scortati dai vigili urbani e in diversi casi si segnalano tentativi d’intimidazione nei confronti degli operai che stanno lavorando per pulire. Pare che dietro queste intimidazioni possa esserci la lunga mano dei clan malavitosi della città. La tensione c’è e si vede. Mentre alle azienda già al lavoro potrebbe aggiungersi la Smat, che ha comunicato la disponibilità di due stazioni per attività di rimozione e trasporto in discarica di rifiuti con dieci operai, domani si riunirà la task force regionale per la ratifica di una soluzione che potrebbe consentire il riassorbimento dei lavoratori licenziati e l’affidamento temporaneo del servizio ad una società a capitale interamente pubblico e già in possesso di tutti i requisiti previsti per legge. C’è chi ha tutto l’interesse a fermare i lavori di pulizia ed oltre alle intimidazioni verbali ha iniziato a passare ai fatti.