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venerdì, Aprile 26, 2024

Termoli, rubate le ostie alla chiesa del Sacro Cuore. L’ombra delle ‘messe nere’

QDTermoli, rubate le ostie alla chiesa del Sacro Cuore. L'ombra delle 'messe nere'

Era già successo a inizio maggio quando i ladri presero di mira la chiesa di San Timoteo e la Cattedrale di Termoli. Ora il furto sacrilego è avvenuto nella chiesa del Sacro Cuore dove gli autori, ancora una volta, hanno portato via la pisside che contiene le ostie consacrate. Nient’altro, nessun oggetto di valore, tanto che l’ipotesi che prende piede è inquietante, quella di una setta pronta a trafugare le particole per organizzare dei riti satanici, le cosiddette “messe nere”.

A scoprire il furto è stato un fedele, ministro straordinario dell’eucaristia, qualche minuto prima della messa del pomeriggio. Il parroco, don Silvio Piccoli, stava confessando quando lo ha saputo e, sdegnato, ha diffuso la notizia dall’altare.

Non ci siamo accorti di nulla e non sappiamo se il furto sia avvenuto in mattinata o nel pomeriggio” ha affermato il sacerdote ribadendo il sentimento di sofferenza per un gesto che offende la stessa dignità dei credenti”.

Quanto avvenuto è stato denunciato ai Carabinieri di Termoli che hanno effettuato un sopralluogo nella chiesa del Sacro Cuore dove non sono presenti delle telecamere.

La Diocesi di Termoli-Larino ha diffuso una nota sulla vicenda.

Un velo di tristezza, stupore e indignazione alberga il cuore del vescovo Gianfranco De Luca, dei presbiteri e del laicato per la notizia della profanazione del Tabernacolo.

Il Vescovo e l’intera comunità diocesana manifestano la propria tristezza per quanto avvenuto e si affidano al Signore e alle preghiere di ciascuno per l’insano gesto.

Nei prossimi giorni – spiegano dalla Diocesi – saranno valutate le azioni liturgiche e culturali da intraprendere per riparare a quanto sofferto dalla comunità parrocchiale e diocesana”.

A colui che si fa colpevole di questo delitto – evidenzia don Mario Colavita – è comminata, nella Chiesa latina, la pena della scomunica late sentenzie (cioè automatica) la cui assoluzione è riservata solo alla Santa Sede”.

Era già successo a inizio maggio quando i ladri presero di mira la chiesa di San Timoteo e la Cattedrale di Termoli. Ora il furto sacrilego è avvenuto nella chiesa del Sacro Cuore dove gli autori, ancora una volta, hanno portato via la pisside che contiene le ostie consacrate. Nient’altro, nessun oggetto di valore, tanto che l’ipotesi che prende piede è inquietante, quella di una setta pronta a trafugare le particole per organizzare dei riti satanici, le cosiddette “messe nere”.

A scoprire il furto è stato un fedele, ministro straordinario dell’eucaristia, qualche minuto prima della messa del pomeriggio. Il parroco, don Silvio Piccoli, stava confessando quando lo ha saputo e, sdegnato, ha diffuso la notizia dall’altare.

Non ci siamo accorti di nulla e non sappiamo se il furto sia avvenuto in mattinata o nel pomeriggio” ha affermato il sacerdote ribadendo il sentimento di sofferenza per un gesto che offende la stessa dignità dei credenti”.

Quanto avvenuto è stato denunciato ai Carabinieri di Termoli che hanno effettuato un sopralluogo nella chiesa del Sacro Cuore dove non sono presenti delle telecamere.

La Diocesi di Termoli-Larino ha diffuso una nota sulla vicenda.

Un velo di tristezza, stupore e indignazione alberga il cuore del vescovo Gianfranco De Luca, dei presbiteri e del laicato per la notizia della profanazione del Tabernacolo.

Il Vescovo e l’intera comunità diocesana manifestano la propria tristezza per quanto avvenuto e si affidano al Signore e alle preghiere di ciascuno per l’insano gesto.

Nei prossimi giorni – spiegano dalla Diocesi – saranno valutate le azioni liturgiche e culturali da intraprendere per riparare a quanto sofferto dalla comunità parrocchiale e diocesana”.

A colui che si fa colpevole di questo delitto – evidenzia don Mario Colavita – è comminata, nella Chiesa latina, la pena della scomunica late sentenzie (cioè automatica) la cui assoluzione è riservata solo alla Santa Sede”.

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