A sottolinearlo è il capogruppo della lista “Per il futuro di Oratino” Piacentino Salati. Dopo le numerose dimissioni dei consiglieri di maggioranza, il 3 dicembre scorso anche i 4 consiglieri di opposizione al Comune di Oratino si sono dimessi dalla carica, con atto congiunto presentato al protocollo dell’Ente.
Dopo tale atto, il consiglio comunale di Oratino è composto da soli 4 consiglieri più il Sindaco (rispetto ai 12 componenti previsti dalle legge vigente all’epoca delle elezioni del 2008).
Pertanto l’organo assembleare non è in grado di funzionare, essendo il numero dei consiglieri rimasti in carica inferiore al numero legale.
Conseguentemente l’obbligo dell’Amministrazione è quello di procedere alla surroga dei consiglieri di opposizione che si sono dimessi il 3 dicembre scorso con i primi dei non eletti.
Per procedere a detto adempimento, istituzionalmente dovuto, l’art. 38 del Testo Unico degli Enti locali prevede che si debba procedere (alla convocazione del consiglio comunale per la surroga) “entro e non oltre 10 giorni” da quello in cui le dimissioni sono state protocollate.
Nonostante quanto dichiarato dal Sindaco Iannotti alla stampa, il consiglio – a quasi 20 giorni dalle dimissioni – non è stato convocato.
Il gruppo consiliare “Per il futuro di Oratino” intende segnalare all’opinione pubblica – tramite gli organi di informazione – la grave situazione istituzionale del Comune di Oratino.
Il Sindaco rimane in carica con un consiglio che “non ha i numeri” per funzionare e con una giunta formata – oltre che dal Sindaco stesso – da due “assessori esterni”, non oratinesi e che i cittadini nemmeno conoscono.
La situazione di irregolarità istituzionale comporta – come conseguenza – anche la mancata adozione di provvedimenti che il consiglio comunale dovrebbe approvare per legge (come, ad esempio, l’assestamento al bilancio di previsione e la decisione circa i 3 servizi comunali da svolgere in modo associato con altri comuni e da individuare – per legge – entro la fine di dicembre).
Per tali ragioni i consiglieri di opposizione dimissionari e quelli che dovrebbero subentrare, oltre a chiedere al Sindaco – in mancanza di un Presidente del consiglio comunale – la convocazione urgente dell’organo assembleare, si sono rivolti al Prefetto di Campobasso per sollecitare l’adempimento di un obbligo istituzionale ed anche per accertare e dichiarare – considerata la situazione amministrativa del Comune di Oratino – l’impossibilità di funzionamento del consiglio comunale.