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giovedì, Marzo 28, 2024

La crisi “morde”, ma l’Ittierre resiste e punta a nuovi finanziamenti

EvidenzaLa crisi “morde”, ma l'Ittierre resiste e punta a nuovi finanziamenti
Audizione in Commissione regionale lavoro del presidente dell’industria di moda, Antonio Bianchi.

Se da un lato la crisi economica continua a colpire tutti i mercati, l’ittierre guarda al futuro con concretezza e un certo ottimismo. Il punto di partenza è la qualità della nostra filiera della moda che rappresenta, con la stessa Ittierre in testa, uno dei punti di forza del territorio. Il presidente Antonio Bianchi ha incontrato oggi a Campobasso i componenti della Commissione regionale sul lavoro per un’audizione sul futuro dell’azienda di Pettoranello.

La situazione è sostanzialmente stabile – ha detto – chiudiamo il fatturato di Ittierre Italia con un leggero utile e quello estero con una piccola perdita, ma sotto controllo. La situazione finanziaria internazionale è in profonda crisi, ma stiamo lavorando per far crescere la nostra azienda grazie ad accordi con nuovi marchi internazionali. Confidiamo nell’aiuto e nel supporto di istituzioni come la Regione Molise che si stanno dimostrando sensibili alla nostra causa”.

Restano, dunque, i problemi finanziari causati dalla crisi, ma l’Ittierre sta rispondendo alle insidie dei mercati con una strategia che passa dai nuovi accordi commerciali con importanti marchi internazionali, all’uso degli ammortizzatori sociali, alla ricerca di nuove fonti di finanziamento come il Contratto di sviluppo. Lo strumento, per im momento “arenato”, come lo ha definito lo stesso Bianchi, prevede 40 milioni di euro di risorse private provenienti dalla stessa Ittierre e otto milioni messi in campo dallo Stato.

Ma i vertici dell’industria di Pettoranello guardano anche ad altre strade, attraverso ulteriori possibilità di finanziamento proprio grazie all’aiuto della Regione. Il 31 dicembre, intanto, finiranno le risorse per la cassa integrazione, cosiddetta “on the job” che riguarda i 687 dipendenti Ittierre, mentre l’11 gennaio è prevista una nuova riunione a Roma proprio per sbloccare il Contratto di sviluppo.

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