Gli esclusi dalle guaduatorie parlano di presunte irregolarità. Gli agenti della Squadra Mobile hanno acquisito gli atti delle prove.
Dopo il blitz della Squadra Mobile scattato oggi nella sala operativa a Campobasso, i vertici regionali della Protezione Civile hanno offerto agli inquirenti la massima collaborazione. Gli agenti si sono presentati nella sede di via San’Antonio dei Lazzari guidati dal loro responsabile, Giuseppe Annicchiarico e hanno acquisito atti e informazioni sul concorso per la selezione dei tecnici da assegnare alla ricostruzione post terremoto.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore di Campobasso Armando D’Alterio, è scattata dopo le denunce di alcuni partecipanti che non hanno superato le prove. Gli esclusi hanno messo in dubbio le procedure, oltre a contestare le stesse commissioni e le graduatorie dei vincitori del concorso.
Dal canto suo, la Protezione civile ha fatto sapere, attraverso una nota diffusa alla stampa, che “l‘Agenzia è ben lieta di collaborare e ha messo a disposizione non solo tutti gli atti, ma anche un ufficio, strumenti e due persone, per rendere più agevole il lavoro agli agenti. Ben venga questa indagine – ha detto, in particolare, il direttore generale dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Giuseppe Giarrusso – perchè permetterà di accertare una volta per tutte la regolarità del concorso e di togliere finalmente la Protezione civile del Molise dal fango gettatole addosso in questi ultimi tempi”.
Giarrusso si è mostrato anche fiducioso sul futuro di questa inchiesta e ha osservato come “il lavoro della Polizia consentirà finalmente di sfatare ogni accusa di irregolarità, per mantenere fede agli impegni e di procedere, a gennaio, con le regolari assunzioni dei vincitori. L’obiettivo – ha poi concluso Giarrusso – è dare riscontro alle reali esigenze dei cittadini e dei Comuni e completare così la ricostruzione post sisma”. L’inchiesta della Procura di Campobasso rischia però di allungare la procedura per la selezione del personale da assegnare al lavoro della ricostruzione post terremoto. Il materiale sequestrato, infatti, è tanto e ci vorrà tempo per controllare, in maniera dettagliata, tutti i documenti.