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mercoledì, Settembre 24, 2025

Solagrital, Romano, Monaco e Di Donato: “Situazione allarmante. I responsabili hanno nome e cognome”

EvidenzaSolagrital, Romano, Monaco e Di Donato: “Situazione allarmante. I responsabili hanno nome e cognome"

Presentato un esposto durissimo alla Procura e alla Corte dei Conti

Conferenza stampa questa mattina dei consiglieri regionali Massimo Romano (Costruire Democrazia), Filippo Monaco (Sel) e Felice Di Donato (Alternativa) sui casi drammatici Solagrital e Zuccherificio e sulle relative conseguenze socio occupazionali.

I consiglieri, firmatari del manifesto per la federazione di liste civiche, hanno presentato un esposto alle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti per denunciare l’ennesima emorragia di denaro pubblico sulla pelle dei lavoratori e dei contribuenti molisani: il riferimento è alla notizia del pignoramento di 2,5 Milioni di euro da parte di Sorgenia che vanno così a sottrarre risorse destinate agli allevatori di Solagrital.

I consiglieri rivendicano che tale epilogo, inquietante nella sua drammaticità, era già stato ampiamente previsto: per scongiurarlo i tre consiglieri avevano presentato una proposta alternativa che era stata bocciata dal Consiglio regionale. Un ennesimo regalo?

Dello scandalo Solagrital si è occupato proprio nei giorni anche il servizio di La7, unitamente alla vicenda dei vitalizi.

Ancora un Natale senza pagamenti per lavoratori, allevatori e trasportatori per colpa dei soliti noti? E nessuno interviene e si continua a far finta di nulla? I responsabili del disastro, il capo del personale Petrarca in primis, invece di essere cacciati vengono premiati? La cassa integrazione continua ad essere utilizzata come strumento punitivo e non si muove nulla? Un collaboratore di Iorio può, da solo e senza alcuna delibera, decidere su 30 Milioni di euro di crediti della Regione verso Arena e nessuno si chiede e gli chiede a che titolo? E del bando dello Zuccherificio ancora neanche l’ombra? Queste operazioni hanno responsabili con nomi e cognomi che vanno perseguiti e non omertosamente coperti. A pagare non possono essere sempre i poveri cristi. Per quanto ci riguarda, invece di parlare di tavoli e accozzaglie, continuiamo a svolgere un mandato di controllo sull’operato del Governo regionale nell’interesse dei contribuenti e dei lavoratori”.

Presentato un esposto in Procura e alla Corte dei Conti che si preannuncia estremamente significativo.

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