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lunedì, Settembre 15, 2025

Le Province verso il salvataggio, ma sarà una “vittoria di Pirro”

EvidenzaLe Province verso il salvataggio, ma sarà una “vittoria di Pirro”
Il decreto legge sul riordino domani in Senato ma con le “barricate” del Pdl. I sindaci protestano a pochi metri da Palazzo Madama.

Le Province italiane nel mirino dei tagli potrebbero salvarsi, ma rischia di essere una “vittoria di Pirro“. È uno studio del governo a lanciare l’allarme e a spiegare come a causa della mancata approvazione del decreto legge sul riordino del settore potrebbero essere messi in discussione servizi fondamentali per il territorio come la manutenzione di scuole superiori e strade, la gestione del servizio rifiuti, e la tutela ambientale. Domani il decreto finisce in Senato con il Pdl che ha già anticipato lo stop sollevando una questione costituzionale.

Per il Dipartimento delle riforme del Ministero della Funzione pubblica, che ha predisposto lo studio, il problema riguarda, oltre ai mancati risparmi, la lievitazione dei costi a carico di Comuni e Regioni. In pratica, se il decreto non dovesse essere convertito in legge il timore del governo è che “si vivrà un periodo di incertezza per l’esercizio di funzioni fondamentali per i cittadini”. Ma sui tagli alle Province resta aperta la frattura tra governo centrale e istituzioni locali. Mentre il decreto legge sarà messo al voto domani in Senato, i sindaci dei capoluoghi di provincia si ritroveranno, in contemporanea, a pochi passi da Palazzo Madama, in Piazza delle Cinque lune, per un sit in di protesta contro un provvedimento giudicato “iniquo”.

Intanto, al centro del confronto politico resta anche la data delle elezioni parlamentari e regionali accorpate. La crisi del Governo Monti e l’annuncio di prossime dimissioni ha rimesso in discussione la data del 10 marzo, mentre si fa più concreta l’ipotesi del voto a febbraio, il 10 o il 17. Ma oggi Berlusconi ha lanciato anche l’ipotesi del 24 febbraio. Ne frattempo, Di Pietro ha annunciato mercoledì prossimo una nuova interrogazione al governo sull’argomento. E mentre la stampa nazionale definisce la situazione politica italiana un “Colosseo”, sullo sfondo resta il problema della crisi che torna a far paura anche i mercati.

 

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