Il piano sanitario presentato da Filippo Basso sta scatenando la reazione di politici e comitati. L’ultima in ordine di tempo arriva dall’associazione cardiopatici ‘Cuore Molisano’ di Termoli che ha annunciato iniziative clamorose per evitare che il piano, che prevede tagli e chiusure di reparti specializzati, venga attuato. A partire dai prossimi giorni il presidente Liberato Di Felice, il vice presidente Mario Ferrazzano e il componente del direttivo Giovanni D’Anello inizieranno lo sciopero della fame, andando contro le indicazioni dei medici e rischiando in prima persona per il bene comune. Contemporaneamente sarà avviata una raccolta firme per la tutela degli ospedali di Termoli e Larino da presentare al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Contiamo di raccogliere 5 mila firme e di portarle il 24 dicembre davanti al Quirinale insieme a un albero di Natale” ha spiegato Liberato Di Felice.
“Basso è solo l’esecutore ma la vera responsabile di questo disastro è la casse politica dirigente, di destra e sinistra” ha commentato il presidente di ‘Cuore Molisano’ criticando il nuovo piano sanitario, che prevede la chiusura di quattro reparti specialistici al San Timoteo, oltre che dell’unità di emodinamica, che funziona 24 ore su 24 e che serve a salvare la vita a chi viene colto da infarto. Ora la sposteranno a Campobasso, dove però al momento l’unità non è in funzione. “Perché deve essere smantellata un’eccellenza del San Timoteo che funziona benissimo per spostarla in un ospedale dove l’unità non è in funzione perché non c’è personale specializzato'” si chiede Di Felice.
