Il fatto non costituisce reato. Con questa formula il giudice del tribunale di Campobasso, Gian Piero Scarlato, ha assolto l’ex patron della It Holding, Tonino Perna, e altre cinque persone. Erano tutti accusati, a vario titolo, di falso ed evasione doganale. Oltre a Perna, erano finiti sotto processo Massimo Negro, all’epoca amministratore del gruppo di Pettoranello; Francesco Fusco, responsabile della logistica; Andrea Lombardi e Giuseppe Germano, legali rappresentanti delle ditte “Due Elle” e “Germano”, ed Ezio Antenucci. Il processo, iniziato un paio di anni fa, si riferisce a fatti risalenti  tra il 2003 e il 2006 e riguardano la Ittierre. Stando all’accusa l’azienda molisana avrebbe acquistato tessuti e altri materiali da Paesi che non appartenenti all’Unione Europea. Ma quando poi questi prodotti venivano a loro volta spediti in alcuni paesi del Nord Africa, risultavano di origine comunitaria. Il tutto attraverso documenti irregolari presentati alla dogana. Ma l’avvocato di fiducia di Perna, Marco Franco, ha dimostrato che in realtà che certe etichettature venivano fatte in automatico da un computer. Successivamente l’errore è stato sanato. Oggi il verdetto di assoluzione.

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