Un colore o la negazione dello stesso. È il nero, che si impone nei
dipinti al centro di una mostra allestita alla galleria Officina Solare
di Termoli.Ed è anche il senso delle opere realizzate da Pasquale Nero Galante che sceglie dei volti, dei fiori o semplicemente il tronco di un albero per lasciarsi andare con carattere e incisività nella sua indole artistica.
Pittura espressione di un’idea della vita e del significato dell’essere, capace di richiamare e fermare l’osservatore davanti una duplice lettura, quella del tentativo di mostrare oppure di svelare i soggetti impressi nei lavori.
La parte critica della mostra “l’C)pera al nero” è stata curata da
Angelo Andriuolo, Tommaso Evangelista e Francesco Giulio
Farachi in collaborazione con la galleria Ars Imago Dei di Roma.
L’Artista salentino di Carovigno, vive e lavora nella capitale da molti
anni e ha raccolto con piacere l’invito di Nino Barone, responsabile dello spazio espositivo di Termoli.
“L’idefinita pittura di Galante – evidenziano i critici- ritorna al
concetto di limitazione del mezzo pittorico che va di pari passo
con l’esasperazione degli effetti luministici sulla tela trattata come
uno specchio sporco e corroso della realtà”.
Per visitare la mostra in via Marconi 2 c’è tempo fino al 13
dicembre.
