Antonio Di Pietro fa un passo indietro su Paolo Frattura e apre alle primarie regionali pur di tenere unito il centrosinistra e trovare un nome che metta tutti d’accordo. “Per l’Italia dei Valori, Frattura è il candidato naturale, è lui che si deve rigiocare la partita delle elezioni – ha detto Di Pietro in un incontro con la stampa – ma se riproporlo significa dividere la coalizione allora facciamo nuove primarie”. Dunque anche dal leader dell’Italia dei Valori arriva l’ok per le consultazioni con cui gli elettori del centrosinistra sceglieranno il candidato presidente. E intanto sull’Udc e sull’ipotesi di alleanza come è successo in Sicilia Di Pietro è scettico: “L’Udc deve chiedere agli elettori il diritto a governare se gli elettori in Molise ritengono che in questi anni ha governato bene con Iorio. Noi dell’Idv abbiamo da sempre denunciato le modalità di governo familistiche, nepotistiche portate avanti da Iorio, di spreco enorme di denaro pubblico e di mancata individuazione delle priorità del nostro territorio, che sono occupazione, pari opportunità, infrastrutture. Alle prossime elezioni noi dell’Idv ci augiriamo che il centrosinistra e tutte le forze politiche e sociali che hanno visto nello ‘iorismo’ la distruzione del Molise trovino la responsabilità e l’umiltà di stare uniti”.
Intanto lo sciopero nazionale della stampa indetto per oggi contro il ddl sulla diffamazione che prevede il carcere per i giornalisti è stato rinviato. La protesta, però, non si ferma perché a Roma ci sarà una fiaccolata a simboleggiare la luce contro ogni oscurantismo. E’ contrario al disegno di legge anche Antonio Di Pietro: “Credo di essere quello che personalmente è stato più diffamato da Sallusti e da Il Giornale, con cui ho diverse cause in corso e alcune le ho pure vinte. E’ giusto che i giornalisti paghino se sbagliano, ma non con il carcere, significherebbe mettere il bavaglio all’informazione”.
