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giovedì, Aprile 25, 2024

D’Ottavio: “Molise indietro. Ecco perché sosteniamo Renzi”

RegioneD’Ottavio: “Molise indietro. Ecco perché sosteniamo Renzi”

Trovare lavoro se conosci qualcosa, non se conosci qualcuno”. In Molise, niente è più emblematico e carico di speranza come il messaggio di Matteo Renzi. Un messaggio sul lavoro e sul dramma della disoccupazione e del precariato, che attanaglia il presente/futuro dei giovani e meno giovani.

In Molise la situazione non è sicuramente delle più rosee – afferma l’ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Montenero, Valeria D’Ottavio -, la regione ed il settore del lavoro in toto stanno pagando pesantemente la crisi economica, ed a farne le spese sono maggiormente i giovani e le donne”.

 

Lo stesso Renzi, nel suo arrivo a Campobasso ed Isernia, ha ritenuto necessario ed urgente ribadire il concetto nella nostra terra. Per provare a cambiarla, per scuotere la mentalità dei tantissimi giovani molisani che hanno riempito le sale. Un messaggio poi rilanciato sul web, da facebook a twitter, come a volerne fare la bandiera per un cambiamento radicale, un cambiamento definitivo per un Molise troppo strozzato da un clientelismo che annienta la possibilità di lavoro e quindi di futuro. “Il Molise ha subito un forte aumento della povertà – dichiara Valeria D’Ottavio. –  Non solo! I dati in Italia sono inquietanti: in Italia lavora solo il 57% delle persone tra 15 e 64 anni, contro il 70% della Germania o del Regno Unito. Questo significa che ci sono da noi 5 milioni di lavoratori in meno”. Ed è un dato ancor più allarmante di quello del tasso di disoccupazione. Vuol dire che in Italia molti hanno rinunciato:  i ne-ne (né studenti, né lavoratori) giovani, le donne con o senza figli, i cinquantenni e sessantenni precocemente espulsi dal mondo del lavoro.

Per non parlare poi – continua D’Ottavio – dei dati inquietanti che arrivano dal fronte della disoccupazione femminile nel Molise e che devono farci riflettere. Per le donne, la maternità rappresenta una delle principali cause dell’abbandono del mercato del lavoro. E mentre tra i giovani cresce sempre più la voglia/necessità di espatriare altrove, non solo per poter valorizzare il proprio talento ma, ad oggi, soprattutto per trovare ogni e qualsivoglia tipo di lavoro, le donne sono sempre più scoraggiate da una politica che le relega sempre a ruoli domestici o secondari e mal pagati”.

Ed è proprio e soprattutto in questi settori che vuole agire il programma di Renzi, con un piano asili nido che ha l’obiettivo di migliorare lo sviluppo cognitivo dei bambini oltre che di ridurre fortemente il tasso di abbandono del lavoro delle mamme”. Mentre per i giovani, al fine di combattere la precarietà e ridurre il cuneo fiscale, agevolazioni e bonus contributivi su tutti i nuovi contratti a tempo indeterminato. Per gli over-55 poi, occorre consentire l’intreccio tra lavoro parziale e pensionamento parziale, flessibilizzazione dell’età pensionabile secondo il modello svedese, forte incentivazione economica dell’assunzione dei sessantenni, promozione della domanda di servizi che valorizzino l’esperienza degli over 55.

Se si vuole veramente cambiare qualcosa in questo paese ed in questa regione – conclude l’ex assessore D’Ottavio – occorre abolire  le regole del “se conosci qualcuno” e cominciare a pensare al Molise, fatto di donne,  giovani e meno giovani, in un ottica di risorse, capacità, talenti ed alla loro meritocrazia. Perché è dalla meritocrazia che bisogna ripartire, quella che veramente può  fa crescere un paese, in tutte le sue forme, e bisogna farlo ADESSO!”.

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