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sabato, Aprile 20, 2024

Cooperativa Css, Di Pietro interroga il ministro

RegioneCooperativa Css, Di Pietro interroga il ministro
Il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha presentato un’interrogazione indirizzata al Ministro della Salute  in merito alla questione della Cooperativa Servizi Sanitari di Isernia i cui operatori,  in una recente comunicazione inviata al direttore della Cooperativa, al direttore dell’Asrem , all’assessore alla sanità della Regione , al Prefetto di Campobasso , al direttore dei distretti sanitari, hanno comunicato che a far data dal 5 novembre non sarebbero state più effettuate le prestazioni sanitarie a loro assegnate  a causa della mancata elargizione delle loro spettanze per periodi che variano da due a otto mensilità. “La cooperativa Servizi Sanitari di Isernia – di legge in una nota – riveste un’ importante funzione, con  particolare riferimento alle categorie più deboli o a rischio di emarginazione, attraverso la gestione di servizi a carattere infermieristico riabilitativo e a tal fine ha investito risorse e professionalità. Indubbia è infatti la qualificazione dei suoi  operatori, sottoposti ad un controllo serrato e ad un processo di continuo aggiornamento che, però, da mesi, non ricevono più gli stipendi e, già lo scorso marzo, hanno annunciato di aver dato mandato ad un avvocato per presentare decreti ingiuntivi  contro la stessa cooperativa e l’Asrem, per vedersi riconoscere dal giudice sia le spettanze arretrate che le spese sostenute. In merito alla questione Css, anche la segreteria regionale della Fp- Cgil è intervenuta chiedendo un incontro al presidente della Giunta Regionale, all’assessore alla programmazione e all’assessore alla sanità per discutere delle difficoltà derivanti dalla stretta creditizia e per trovare una soluzione che potesse  salvaguardare i 400 posti di lavoro nel settore. A quell’istanza non è giunta, però, alcuna risposta. “Appare chiaro – ha scritto l’onorevole Di Pietro –  che  in questo modo verrà meno la possibilità di garantire ai cittadini molisani le adeguate prestazioni  di assistenza. Occorrono urgenti  iniziative atte non solo a salvaguardare i 400 posti di lavoro nel settore  socio sanitario educativo ma anche a garantire la continuità del servizio sia in termini quantitativi che qualitativi”.

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