In linea con il resto d’Italia, se non peggio. Nei primi mesi del 2012 l’economia del Molise ha ristagnato. Debole la domanda interna, in calo le vendite all’estero, sempre più scarsa la richiesta di finanziamenti, sia da parte delle famiglie sia da parte delle imprese. Né si prevedono segnali di ripresa nei prossimi mesi. L’unico dato positivo che emerge dai dati analizzati dalla Banca d’Italia riguarda un lieve “aumento dell’occupazione, ma si resta comunque sotto i livelli pre crisi – ha detto la responsabile della filiale molisana di Bankitalia, Giuseppina Capozza -. Inoltre è proseguito l’aumento del tasso di disoccupazione che ha riflesso una maggior partecipazione al mercati del lavoro. Non è un controsenso, a maggior ragione perché c’è gente che il lavoro ormai non lo cerca più”. Resta elevato anche il ricorso agli ammortizzatori sociali. In Molise stanno soffrendo quasi tutti i settori, ma è quello delle costruzioni che sta risentendo più di tutti della crisi: il calo della domanda di abitazioni – evidenziato anche dal crollo delle richieste di mutui – si aggiunge alla perdurante debolezza del comparto delle opere pubbliche. “Va un po’ meglio nel settore agroalimentare, mentre continua ad andare male il – ha concluso Capozza – il comparto del tessile-abbigliamento. Male anche il turismo”.