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lunedì, Febbraio 17, 2025

Domenico Izzi UDC, “La Pubblica Amministrazione intervenga per sanare i debiti con le imprese”

QDDomenico Izzi UDC, “La Pubblica Amministrazione intervenga per sanare i debiti con le imprese”

In un documento della Ragioneria generale dello Stato compare un dato allarmante: il debito della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese italiane ammonta a 95 miliardi di euro, 94 di fatture ancora non saldate e uno di debiti pregressi. “Una situazione diventata insostenibile – ha detto il consigliere regionale e dirigente nazionale dell’Udc, Domenico Izzi – per migliaia di attività che rischiano di chiudere o che hanno già chiuso proprio per i mancati incassi dovuti ai servizi non pagati dallo Stato”. Le statistiche sulla morte delle nostre imprese sono impietose: una su tre è costretta a fallire per via dei mancati pagamenti della Pubblica amministrazione. Sia che si tratti di Enti locali o di Aziende sanitarie pubbliche, il dramma riguarda moltissimi imprenditori, i quali non hanno altra possibilità che rivolgersi alla politica per chiedere di intervenire prima che sia troppo tardi, anche perché i posti di lavoro a rischio sono migliaia. “In questi giorni – ha spiegato Izzi – ho raccolto lo sfogo di diversi titolari di impresa del Molise che lamentano forti ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione. La contraddizione sta nel fatto che, mentre da un lato la Pa non rispetta i pagamenti con le imprese, si esige il rispetto e la puntualità delle stesse ditte su scadenze fiscali e pagamenti verso lo Stato. E non dimentichiamoci che quest’ultimo ha a disposizione “l’arma” di Equitalia, mentre i privati cittadini, no. Nel frattempo, per le Pmi diventa sempre più difficile ottenere crediti dalle banche”. Il governo si è dovuto adeguare alla direttiva europea sui pagamenti, che impone alla Pubblica amministrazione di saldare le fatture (chiaramente quelle future) entro 30 giorni. “Ma questa norma – ha proseguito Domenico Izzi – andrebbe applicata anche per quelle pregresse perché i crediti vantati da molte imprese verso lo Stato sono enormi, anche in una regione come il Molise. Solo per il settore edile parliamo di svariati milioni di euro. O deve accadere come in Sicilia dove le aziende del settore costruzioni hanno deciso di bloccare i cantieri fino a gennaio in segno di protesta per i mancati incassi? Speriamo che anche la pubblicazione in Gazzetta ufficiale (la n. 259) di due decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla compensazione dei crediti delle imprese verso la Pa – ha concluso il consigliere regionale dell’Udc – possa concedere un po’ di respiro alle nostre aziende. Ma in un momento in cui l’economia stagna e la disoccupazione ha raggiunto livelli record, anche la Pubblica amministrazione deve fare la sua parte e, soprattutto, deve rispettare le regole.

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