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venerdì, Marzo 29, 2024

Chiude la RSA di Larino, pazienti trattati come pacchi postali

EvidenzaChiude la RSA di Larino, pazienti trattati come pacchi postali

Inaugurata solo alcuni mesi fa, la Residenza Sanitaria per Anziani, all’Ospedale di Larino, deve chiudere, infatti dopo l’operazione dei Carabinieri del Nas che hanno sequestrato un’ala della struttura, l’ASREM ha invitato i dirigenti della stessa a collocare gli anziani ospiti in altri reparti dell’Ospedale, si tema il sequestro totale.

Michele Mignogna

La Residenza Sanitaria Assistita, doveva servire, in qualche modo, a rilanciare l’Ospedale Vietri della città frentana, che ha subito più tagli in assoluto, dal piano sanitario, rispetto ad altre strutture. Un reparto quello della RSA che è costato oltre un milione di euro, per le sole ristrutturazioni, e i Carabinieri del NAS hanno poi scoperto che mancavano i permessi per fare i lavori, da qui, il sequestro di una parte della struttura, che a oggi ospita dodici anziani, mentre altri quattro erano in attesa di risposta il che significava sostanzialmente la copertura quasi totale dei venti posti letto assegnati. Solo che cosi, almeno per il momento, non sarà, infatti con una “missiva” il Direttore dell’ASREM Percopo, ha chiesto ai responsabili del reparto, e ai dirigenti dell’Ospedale di Larino, di “reperire al più presto altri spazi idonei all’interno della struttura, per poter collocare gli attuali ospiti della RSA”. In buona sostanza, i vertici dell’Azienda Sanitaria, temono per i prossimi giorni, il sequestro totale della struttura, e con esso, il fermo, di fatto delle attività della struttura, attività pagate in ugual misura, dai pazienti e dall’ASREM, trattando cosi i pazienti come pacchi postali da poter spostare da una parte all’altra, e pensare che sempre il direttore della struttura, in questi mesi, ha organizzato la festa dei nonni, e un concorso di idee con le scuole della città, per dare un nome alla RSA. Non solo, il direttore della struttura appena insediato ha immediatamente messo nero su bianco, tutte le criticità che la struttura stessa rappresentava, prima fra tutte l’uscita di sicurezza, insomma, i vertici dell’azienda sanitaria, erano già stati informati di tutto ciò che si doveva fare, per mettere definitivamente a norma, la struttura, ma cosi non è stato, la missiva è rimasta senza risposte, e poi sono arrivati i Carabinieri del NAS, che hanno messo i sigilli ad un’ ala della RSA. In questo modo, si sancisce definitivamente la chiusura dell’Ospedale di Larino. Le domande che oggi si pongono però sono altre, e cioè, perché chi doveva controllare il regolare svolgimento dei lavori non lo ha fatto? Come mai gli uffici tecnici degli Ospedali di Larino e Termoli, non sanno che per fare determinati lavori ci vogliono tutte le autorizzazioni richieste per legge? E perché, soprattutto, a pagare deve essere chi, come gli anziani pazineti, non hanno nessuna colpa?

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