Sono passati due mesi dall’inizio dell’anno scolastico. Ma a Rionero Sannitico non si trova un’aula abbastanza capiente per ospitare la pluriclasse formata dagli alunni della prima e della terza media. Lo sdoppiamento delle classi avrebbe risolto il problema. Ma non è stato concesso. I genitori hanno così deciso di presentare un ricorso al Tar. In attesa della decisione dei giudici amministrativi, prevista per giovedì, lo scorso week end si è raggiunto un accordo di massima con la dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo di Cerro al Volturno. I ragazzi avrebbero cioè dovuto far provvisoriamente lezione nell’atrio della scuola. Ma le cose non sono andate così: “Questa mattina – ha spiegato Simona Tonti, rappresentante del consiglio d’istituto – abbiamo scoperto che l’attività didattica era stata sospesa. Ma la comunicazione ufficiale è arrivata solo alle 8:54, quando cioè gli alunni erano in classe e molti genitori erano andati via. Siamo indignati, perché da due mesi i ragazzi vivono in una condizione di grande disagio: gli spostamenti da un’aula all’altra sono all’ordine del giorno. E fare lezione è un problema”. Il Comune si sta impegnando per cercare di risolvere il problema, ma l’impressione è che solo il Tar potrà mettere la parola fine ai contrasti: “Quello che chiedono i genitori – ha detto il sindaco, Ferdinando Carmosino – non è elemosina, ma un diritto sacrosanto. Lo prevede la legge: quando ci sono almeno 18 alunni in una classe, è previsto lo sdoppiamento. A Rionero non è accaduto. Noi mettiamo a disposizione un edificio scolastico che a pian terreno è perfettamente agibile. Ma non c’è un’aula abbastanza capiente per accogliere la pluriclasse. Con lo sdoppiamento il problema sarebbe risolto”.
In classe come le sardine, protestano i genitori degli alunni delle medie di Rionero
