Ancora un mese di sospensione dal lavoro che si aggiunge ai due inflitti dal giudice Aceto. E’ questo il risultato delle prime settimane di lavoro della commissione disciplinare interna all’Asrem e costituitasi all’indomani dei provvedimenti nell’ambito dell’inchiesta sull’assenteismo al distretto sanitario di Termoli. Stanno infatti arrivando in questi giorni le decisioni in merito ad alcuni degli indagati e che prevedono ancora un mese di stop dal lavoro. Questa volta però la sospensione non ci sarà anche dallo stipendio come aveva deciso il giudice. La busta paga sarà comunque ridotta del 50 per cento. Verranno garantiti in più solo gli assegni familiari e gli scatti d’anzianità così come prevista dal contratto collettivo. Le prime notifiche sono già arrivate, ma il lavoro della commissione è ancora lungo e soprattutto è ancora nella fase istruttoria.
I tre dirigenti dell’Asrem stanno valutando le posizioni di tutti e 52 gli indagati, non solo dei 30 per cui il giudice ha deciso la sospensione.Proprio nei giorni scorsi il tribunale del Riesame di Campobasso aveva anche rigettato i ricorsi presentati da 22 indagati. Il primo blitz sull’assenteismo all’Asrem era scattato il 15 marzo scorso. L’undici ottobre i carabinieri del Nas erano tornati in via del Molinello per notificare le sospensioni. Anche in quell’occasione molti degli indagati non erano sul posto di lavoro. I 52 dipendenti coinvolti nell’inchiesta sono accusati di essersi assentati durante l’orario di servizio per sbrigare faccende personali. Dalla spesa, allo shopping, c’era anche chi andava al mare. L’accusa per loro è di falso, truffa e violazione del decreto Brunetta.
