13.2 C
Campobasso
giovedì, Maggio 2, 2024

Fecondazione assistita, giudice ordina “La diagnosi preimpanto è un diritto”

FocusFecondazione assistita, giudice ordina "La diagnosi preimpanto è un diritto"

Per la prima volta dall’entrata in vigore della legge 40 nel 2004 sulla fecondazione assistita, un giudice ha riconosciuto il diritto di una coppia di poter fare la diagnosi preimpianto. Il Tribunale di Cagliari ha autorizzato una coppia, lei malata di talassemia major e lui portatore sano, di eseguire il test all’Ospedale Microcitemico di Cagliari.

La donna – affetta da una malattia del sangue che porta a un difetto nella sintesi dell’emoglobina – aveva chiesto al centro ospedaliero di eseguire la diagnosi per evitare l’impianto di un embrione malato e si era rivolta alla Corte Costituzionale, che però non si era pronunciata. La sentenza, depositata questa mattina, supererebbe il problema di legittimità costituzionale perché propone una interpretazione della legge ispirata agli stessi principi costituzionali. Si tratterebbe quindi di una scelta interpretativa che esclude l’intervento della Corte Costituzionale.

La sentenza di Strasburgo. I giudici di Cagliari si sono dunque mossi sulla linea della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo che lo scorso giugno aveva accolto il ricorso presentato da una coppia italiana contro la legge 40 del 2004 sulla fecondazione assistita. La Corte di Strasburgo, dando ragione a una coppia italiana portatrice sana di fibrosi cistica, aveva bocciato l’impossibilità per la coppia (fertile) di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni, sconfessando così la controversa legge italiana sulla procreazione assistita. Scatenando l’immediata reazione di Scienza e Vita e l’impegno del governo a presentare ricorso alla Corte europea, nonostante da più parti genitori singoli e gruppi di persone portatrici sane di malattie genetiche chiedessero al Governo italiano di recepire la sentenza e cogliere l’occasione per rivedere la legge 40, che impedisce alle coppie fertili di accedere alle tecniche di diagnosi preimpianto. In Italia, una breccia alla legge nella direzione indicata da Strasburgo era stata già aperta nel 2010 dal giudice Antonio Scarpa, del Tribunale di Salerno, che autorizzò la diagnosi genetica preimpianto per una coppia fertile ma portatrice di una grave malattia ereditaria, l’atrofia muscolare spinale di tipo 1.

Leggi tutto su Repubblica

Ultime Notizie