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sabato, Luglio 27, 2024

Libertà di stampa inviolabile, Petraroia “Si ritiri il disegno di legge sul reato di diffamazione”

QDLibertà di stampa inviolabile, Petraroia "Si ritiri il disegno di legge sul reato di diffamazione"

Il Senato ha scritto una pagina buia con un voto segreto che ha visto convergere 131 parlamentari su una proposta obbrobriosa, liberticida e lontana dai principi sanciti dall’art. 21 della Costituzione Italiana: “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni e censure…”.

Prevedere il carcere per i giornalisti che si macchiano del reato di diffamazione è una misura oscurantistica, che limita i diritti di inchiesta e priva l’opinione pubblica di informazioni essenziali con una sostanziale alterazione dei fondamenti costitutivi della democrazia. Qualora questa norma fosse stata già in vigore, i cittadini sarebbero mai venuti a conoscenza delle vicende degradanti di Belsito, Lusi, Fiorito, della sanità privata lombarda, dello scandalo della Protezione Civile, delle vicende della Banca del Vaticano o delle corruttele della FINMECCANICA?

Il solo dubbio ci lascia propendere per la richiesta di stoppare l’esame del provvedimento di legge e stracciarlo da ogni discussione futura. E’ preferibile correre il rischio di ritrovarsi sbattuti in prima pagina da innocenti, come è accaduto di recente a Nichi Vendola e a Vasco Errani, che non innalzare steccati alla libertà dei giornalisti. Ci sono tante e diverse modalità amministrative, pecuniarie, sospensioni o radiazioni dall’Albo, che potrebbero essere concordate con la Federazione della Stampa in linea con le normative in vigore nelle altre grandi democrazie europee e mondiali.

Mi auguro che il disegno di legge venga derubricato dall’agenda politico-istituzionale ed esprimo totale dissenso per un pronunciamento indecoroso, inaccettabile e grave.

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