Il “fiscal Cliff”, precipizio fiscale, è un “problema risolvibile”, ma la soluzione non può prescindere dall’aumento delle tasse per i più ricchi, come chiede il presidente americano Barack Obama. Le parole del segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner non sono bastate a rasserenare i mercati che, anzi, registrato il crollo della fiducia dei Ceo americani precipitata ai minimi da tre anni. Ai problemi americani, dovuti anche all’opposizione dei repubblicani a un aumento delle tasse, si aggiunge la situazione europea con l’incertezza per il futuro di Atene.
In questo contesto a Milano, Piazza Affari è invariata nonostante il crollo di Mediaset dopo i conti, mentre nel resto del Vecchio continente Londra cede lo 0,5%, Francoforte lo 0,1%, Parigi lo 0,2%. L’euro è in leggero rialzo: la moneta unica vale 1,2717 dollari e 100,63 yen contro gli 1,2704 dopo la chiusura di Wall Street ieri sera. Lo yen viene scambiato a 101,06. Lo spread, il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e tedeschi a 10 anni, è in calo a 357 punti. Sul fronte macroeconomico, l’inflazione in Francia è salita dello 0,2% a ottobre rispetto a settembre e dell’1,9% rispetto allo stesso mese 2011, in Gran Bretagna la disoccupazione scende a 7,8% a settembre da 7,9% agosto.
