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venerdì, Febbraio 14, 2025

Imu alla Chiesa: i dubbi del Consiglio di Stato

FocusImu alla Chiesa: i dubbi del Consiglio di Stato

Al termine della sentenza, dopo il PQM (Per Questi Motivi) il parere è favorevole, ma il Consiglio di Stato ha espresso lo stesso molti dubbi sul cuore del provvedimento e di fatto ha invitato il governo a riscrivere il Regolamento ministeriale sull’Imu alla Chiesa nei tre punti fondamentali delle attività miste degli enti no profit (scuole ed alberghi, ma soprattutto sanità) comprese quelle della Chiesa. Tanto che il Governo accoglierà i rilievi del consiglio di Stato, e riscriverà le parti richieste del decreto del ministero dell’Economia, anche perché il Consiglio di Stato ha messo in guardia dalla procedura d’infrazione in base alle regole di concorrenza europea in cui potrebbe incappare il nostro Paese in seguito a questa formulazione del Regolamento.

PARTI LIMITATE – La Sezione consultiva (relatore Riccardo Chieppa) ritiene infatti che «alcune limitate parti dello schema di regolamento debbano essere ricondotte a coerenza con i menzioni principi comunitari, anche allo scopo di evitare il rischio di una procedura di infrazione avente ad oggetto il nuovo atto normativo». «A tal fine – sostiene la sentenza – si ritiene necessario inserire e valorizzare nel testo del regolamento il concetto di attività economica, inteso in senso comunitario».
E il Consiglio suggerisce di modificare il Decreto già «All’art. 1, comma 1, lett. p), contenente la definizione di attività non commerciale», dove «occorre, inserire dopo “modalità di svolgimento delle attività istituzionali prive di scopo di lucro” le parole “e del carattere di attività economica, come definito dal diritto dell’Unione europea». Ma è sulle attività sanitaria, didattica e recettiva che si appuntano i rilievi. E’ scritto nella sentenza: «I suddetti principi vanno applicati con riferimento ai requisiti contenuti nell’art. 4 dello schema di regolamento, che non appaiono rispettarli quanto meno con riferimento all’attività assistenziale, sanitaria, didattica e ricettiva.

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