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martedì, Aprile 23, 2024

I tagli alla sanità non risparmiano nemmeno il Consultorio di Campobasso

AttualitàI tagli alla sanità non risparmiano nemmeno il Consultorio di Campobasso
La struttura esiste da più di 30 anni ed effettua 10 mila visite all’anno. È un punto di riferimento per famiglie, coppie e minori in difficoltà. Già pronte azioni legali.

Una cosa è riorganizzare il settore sanitario, un’altra è il taglio indiscriminato di servizi utili al territorio e ai cittadini. Perché la paventata chiusura del Consultorio familiare di Campobasso sarebbe l’ultima grave decisione presa ai danni del Molise e dei suoi cittadini. Al momento è solo una voce che circola nei corridoi dell’Azienda sanitaria regionale, ma a causa delle logiche ragioneristiche del Piano di rientro dal deficit, anche il Consultorio di Campobasso sembra sia finito sul libro nero dei tagli.

La struttura è nata a nel 1981 e da più di 30 anni è al servizio degli utenti di Campobasso, Bojano e dei comuni del Molise centrale. I numeri sono importanti: 10 mila visite all’anno, mentre le singole consulenze ai pazienti sono più del doppio. Ma il personale specializzato opera anche nelle scuole attraverso la formazione mirata a studenti delle superiori e, negli ultimi cinque anni, anche agli alunni delle medie della provincia.

I servizi offerti sono innumerevoli e toccano da vicino aspetti molto delicati della vita dei cittadini, come la prevenzione delle malattie ginecologiche, la prevenzione dalla dipendenza da alcol e droghe, la lotta al fenomeno della violenza giovanile e della dispersione scolastica. Le attività riguardano anche l’educazione sessuale, il sostegno alle famiglie e alle coppie in difficoltà, mentre il Consultorio collabora anche con il Tribunale dei minori per i casi più difficili riferiti a soggetti svantaggiati e ai loro familiari.

Il Molise, regione di piccoli comuni alle prese con lo spopolamento e la perdita costante di servizi sul territorio, ha nei consultori, anche un luogo di incontro, di confronto e di dialogo. Molti ragazzi in difficoltà, che non hanno nessuno a cui rivolgersi, trovano nei consultori personale esperto e qualificato pronto ad accoglierli a braccia aperte e a offrire consigli preziosi per risolvere i loro problemi.

Talvolta, si tratta di minori che vivono in qualche piccolo centro della provincia e che non hanno dialogo in famiglia su questi argomenti. È assurdo solo pensare di voler chiudere una struttura di questo tipo, istituita nel 1975 da una legge nazionale e tutelata da norme successive che stabiliscono, addirittura, l’obbligo della presenza dei consultori ogni 20 mila abitanti. Mentre associazioni, comitati, medici e pazienti cominciano a mobilitarsi per difendere il Consultorio di Campobasso, c’è già chi si prepara a combattere una dura battaglia legale. In caso di chiusura del servizio, infatti, più di qualcuno ipotizza già il reato di interruzione di pubblico servizio.

 

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