Su richiesta di Paolo Frattura si è riunito il tavolo del centrosinistra con l’obiettivo di rilanciare la coalizione in vista delle prossime elezioni regionali. Programmi, alleanze e leadership sono stati i temi affrontati nel corso di oltre tre ore di discussione. Intorno al tavolo, con Frattura, c’erano cinque segretari regionali: Danilo Leva (Pd), Pierpaolo Nagni (Idv), Candido Paglione (Sel), Marcello Miniscalco (Psi) e Nicola Macoretta (Comunisti Italiani); mancavano però Massimo Romano (Costruire Democrazia) e Italo Di Sabato (Rifondazione Comunista). Alla fine è stato deciso di aggiornare la riunione a dopodomani per allargare il confronto a Giuseppe Astore (Partecipazione Democratica) e all’Api di Erminia Gatti. Su proposta di Danilo Leva è stato comunque deciso all’unanimità di ripartire dalla leadership di Paolo Frattura tranne che non venga fuori almeno un’altra candidatura di rilievo. In tal caso potrebbero rifarsi le primarie, ma i partiti sosterrebbero comunque Paolo Frattura. Più contrastata, invece, la proposta rilanciata da Danilo Leva sull’alleanza con i moderati e, in particolare, con l’Udc. La reazione è stata tutto sommato tiepida, ma sono stati in molti ad esprimere forti dubbi sulla fattibilità dell’alleanza con chi ancora oggi sostiene Michele Iorio. Sullo sfondo resta la posizione di ostilità di Massimo Romano e Italo Di Sabato contro la candidatura di Paolo Frattura e, nonostante i tentativi del Pd, la scissione appare inevitabile. Resta anche da capire la posizione del senatore Giuseppe Astore che da tempo ha espresso la non condivisione della leadership di Frattura. Nonostante tutto, però, la posizione dell’ex presidente della Camera di Commercio è uscita rafforzata dal vertice del centrosinistra.
Giovanni Minicozzi