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venerdì, Marzo 29, 2024

Grand’hotel San Francesco

EvidenzaGrand'hotel San Francesco

È stato al comune fino a tarda sera. Era giovedì 8 novembre e Tino Vardè, da otto giorni, era stato nominato prefetto di Ragusa.
Nonostante questo, è tornato frettolosamente e in gran segreto al comune di Isernia dove, dopo una giornata di lavoro, ha approvato, con i poteri della giunta, lo schema del bilancio di previsione 2012, compresi gli aumenti dell’Imu per la seconda casa e dell’Irpef comunale.
Un vero e proprio blitz a Palazzo San Francesco, motivato, probabilmente, dall’anticipazione della decisione del Tar Molise che, il giorno dopo, avrebbe rimesso al suo posto il sindaco Ugo De Vivo.
A questo punto, la nuova amministrazione troverà le cose già fatte e dovrà preoccuparsi solo di far passare lo schema del bilancio preventivo in consiglio comunale. Un appuntamento ad orologeria, perchè se l’assise civica non approva, allora nuovo giro di valzer e il consiglio si avvia al secondo scioglimento anticipato nel giro di sei mesi. Tensione al massimo, quindi, nella politica cittadina e va da sé che Ugo De Vivo faccia dichiarazioni di apertura e richiesta di collaborazione a tutte le forze politiche presenti in consiglio.
Il sindaco non ha la maggioranza e quindi, per far passare il bilancio, dovrà trovarsela in aula. È chiaro che molto dipenderà da quello che farà. Cioè se i fatti seguiranno alle promesse. Il centrodestra lo attende al varco, si aspetta che si vada verso una gestione collegiale dell’amministrazione comunale e, quindi, verso una giunta, tecnico o politica che sia, che rispecchi tutti i gruppi presenti in consiglio comunale.
Per ora, questo sembra anche l’orientamento del centrosinistra, ma su Isernia incombe l’ombra delle prossime regionali. Se si riuscirà a pensare ai problemi della città, prima di quelli elettorali, allora potremmo anche avere a palazzo San Francesco una maggioranza allargata sull’esempio di quanto sta accadendo a livello di governo nazionale.
Insomma a Ugo De Vivo conviene fare il Mario Monti della situazione, mettendo attorno a un tavolo tutti i big della politica cittadina, con l’unico scopo di salvare il salvabile e scongiurare a Isernia un secondo commissariamento che sarebbe fatale.
In chiusura sempre Ugo De Vivo ha chiarito che, a proposito dei 17 consiglieri esodati, ogni dubbio su chi entra e chi esce dal consiglio dovrà essere risolto da chi ha creato il problema, cioè dal prefetto di Isernia.
Sarà Piritore che dovrà svolgere, suo malgrado, le funzioni di portiere del Grand Hotel San Francesco. (edg)

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