Coppie omosessuali, cannabis, borse di studio ai migranti: dal Colorado all’Islanda, dal Maryland alla Francia, il mondo sta andando avanti in fretta. Mentre l’Italia resta nel medioevo.«Buone nuove per la libertà». Un tweet, da un’America più “liberal” che mai. Con la rielezione di Obama, infatti, si sono fatti strada nuovi stati favorevoli ai matrimoni gay e due sì alla marijuana ad uso ricreativo, mentre è stato evitato, in Florida, lo smantellamento del diritto ad abortire. Ben 170 referendum hanno accompagnato l’elezione presidenziale in 32 stati, dove i cittadini sono stati chiamati a votare su alcune, decisive, libertà civili.
Ed è così che in Maine, Washington e Maryland è passata con larga maggioranza l’approvazione dei matrimoni omosessuali, mentre in Colorado e nello stato di Washington il 55 per cento della popolazione ha detto sì all’uso ricreativo della cannabis. Il Massachussets nel frattempo si è aggiunto ai 17 stati dove la cannabis medicinale è già legale, e in Florida i residenti hanno respinto l’emendamento 6, voluto dai repubblicani, che intendeva eliminare i finanziamenti pubblici all’aborto e la copertura assicurativa per le donne che vi devono ricorrere. Non sono finite le buone notizie. In Maryland un altro referendum è destinato a far discutere: è stato approvata infatti una misura che permetterà agli immigrati irregolari di avere delle borse di studio se dimostrano di aver frequentato le scuole superiori per almeno tre anni.