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sabato, Luglio 27, 2024

Terremoto in Emilia, cinque Paesi si oppongono agli aiuti , poi l’accordo

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C’è l’accordo sugli aiuti della Comunità europea all’ Emilia terremotata. Un’intesa di massima raggiunta a Bruxelles che ha permesso di superare l’iniziale opposizione di Olanda, Finlandia, Germania, Svezia e Gran Bretagna all’esborso da 670 milioni di euro da parte del fondo di emergenza per le catastrofi naturali.

 

OBBLIGO MORALE – «Abbiamo fatto quanto necessario per rispondere all’ obbligo morale che abbiamo nei confronti dell’Italia e di chi ha subito i danni del terremoto», ha affermato il commissario Ue al bilancio, Jenusz Lewandowski. Il commissario ha però sottolineato che restano da trovare «almeno» nove miliardi per coprire il buco apertosi nel bilancio 2012 e in cui rientrano i fondi Erasmus e 1,8 miliardi di fondi strutturali per l’Italia. A rappresentare l’Italia al tavolo delle trattative per i bilanci 2012 e 2013, che riprende martedì 13 novembre, è l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci.

GLI ALTRI FONDI OSTEGGIATI – Gli stessi cinque stati membri si erano opposti anche ad un secondo bilancio rettificativo, in cui si chiede di finanziare gli 8 miliardi di euro mancanti per pagare le fatture dei programmi dei fondi di coesione, e i 90 miliardi necessari per il programma Erasmus di scambio degli studenti dei paesi membri. Inoltre, sono sempre gli stessi paesi bloccano la proposta della Commissione del nuovo bilancio 2013 in cui di chiede un aumento del 7% rispetto all’anno precedente, in ragione del fatto che si tratta dell’ultimo anno del periodo di programmazione finanziaria 2007-2013, e come sempre in questi casi vengono a scadenza la maggior parte delle fatture dei programmi attuati negli anni precedenti.

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