L’ autonomia regionale non potrà reggere all’ ineludibile riordino della macchina dello Stato e delle Autonomie locali. Questi segnali, che pochi ricordano, vengono da lontano e si sono concretizzati nel silenzio assoluto di chi oggi si strappa i capelli ( mi riferisco principalmente ai tanti politicanti): quanti Uffici, Direzioni ( Enel, SIP,Ferrovie, Provveditorati..), Servizi pubblici ridotti o cancellati ( linee ferroviarie, automobilistiche..) lentamente sono scomparsi ? l’ interminabile elenco di ciò che il Molise ha già perso e continua a perdere ( Ospedali, scuole, uffici postali, tribunali, ufficio giudice di pace,), li abbiamo dimenticati ? Le crisi e chiusure di aziende, di fabbriche, i nuclei industriali ( forse con qualche eccezione) fermi, immobili,una viabilità ( soprattutto minore) che lascia a desiderare, sono l’ emblema di una regione in grosse difficoltà. Nessuno parla del già pronto DPCM che sopprime anche l’ Ufficio Regionale Scolastico per accorparlo all’ Abruzzo ( L’ Aquila).
Le morti lente, sono le più dolorose ! Stacchiamo subito la spina, è meglio per tutti.
Non ci sono elezioni regionali o elezioni nazionali che tengano o le dichiarazioni interessate di chi si appresta nuovamente a tentare di andare ad occupare le poltrone che a quanto pare fanno ancora gola, nonostante le colpe per aver condotto questa regione ad una agonia,senza respiro e senza anima.
Una regione così non potrà avere nessun futuro, Caro Presidente,a prescindere da chi e come andrà nuovamente a governarla.