Siamo davvero alle battute finali del lungo tormentone sulla decisione del Tar Molise in merito allo scioglimento del consiglio comunale di Isernia.
Non si parla d’altro in città e tutti attendono, spasmodicamente, la pronuncia dei giudici amministrativi di Campobasso.
Quella di oggi sembrava la giornata buona per conoscere le tanto attese decisioni, ma le ultime indiscrezioni dicono che forse se ne parlerà mercoledì o giovedì, i giorni in cui il giudice relatore della sentenza su Isernia, che pare venga da Pescara, potrebbe depositarla.
Inutile dire che piovono i commenti più disparati paragonando ai tempi del Tar Molise quelli del Consiglio di Stato che ha deciso sul ricorso per le regionali, anche se la seduta di discussione era successiva a quella del tribunale amministrativo della nostra regione.
Ma è anche vero che il Tar Molise è oberato dal lavoro e dalle centinaia di ricorsi che deve giudicare in una regione dove le liti amministrative sono più che frequenti.
L’ultima, per fare un esempio, quella che contrappone l’ex commissario Tino Vardè all’ex sindaco Melogli.
Quest’ultimo ha fatto ricorso al Tar contro le decisioni di Vardè sullo sforamento del patto di stabilità.
Ma l’attuale prefetto di Ragusa non è rimasto inerte e per difendersi davanti al Tar Molise ha scelto come avvocato Ennio Mazzocco, ex candidato sindaco di Isernia ed attuale esponente di Costruire Democrazia. (edg)