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giovedì, Marzo 28, 2024

Traffico di rifiuti al Cosib: il processo potrebbe andare a Campobasso

AttualitàTraffico di rifiuti al Cosib: il processo potrebbe andare a Campobasso

E’ l’inchiesta, negli ultimi anni, che più ha interessato l’opinione pubblica in Basso Molise. Open Gates così era stata chiamata l’operazione che nel dicembre del 2010 aveva portato in carcere l’allora presidente del consorzio industriale di Termoli Antonio Del Torto, insieme ad altre sei persone per una serie di presunte irregolarità e di reati contro l’ambiente e la pubblica amministrazione. A quasi due anni di distanza dalla clamorosa inchiesta, per martedì 6 novembre è stata fissata l’udienza preliminare.
Secondo la Procura di Larino e il Gip Veneziano che aveva firmato gli arresti, Del Torto era il principale promotore e beneficiario di un traffico di rifiuti illegali che avrebbe messo a rischio l’ambiente e la salute pubblica. Tutta l’indagine si basa proprio sul suo duplice ruolo di imprenditore, come titolare della Inside, che gestiva rifiuti per conto del Coniv di Montenero, e di presidente del Consorzio di Termoli. Secondo gli inquirenti venivano prodotti falsi certificati per poter sversare fanghi nei campi del Basso Molise che invece non potevano essere utilizzati in agricoltura. Le accuse per lui sono di corruzione, concussione, falso ideologico, abuso d’ufficio e violazione delle norme in materia di rifiuti.
Insieme a Del Torto furono arrestati Antonio Campana, dirigente regionale all’Ambiente, Michele Sottile agronomo di San martino ed Elio Scurti direttore tecnico del consorzio di Montenero. Ai domiciliari finirono invece Michele Serago, funzionario della Regione e collaboratore di Campana, Rossana Catelli, segretaria di Del Torto e Giuseppe Perrino, funzionario della Provincia di Campobasso. 17 in tutto gli indagati, tra cui anche il presidente della Regione Michele Iorio.
Tutti dovranno comparire davanti al giudice dell’udienza preliminare che prima delle posizioni di ognuno dovrà valutare un’eccezione che gli avvocati hanno tutta l’intenzione di sollevare. Un conflitto di competenza per far rinviare gli atti del processo a Campobasso, tribunale del distretto di competenza per i reati ambientali. Al giudice, martedì, l’ultima parola.

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