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sabato, Marzo 15, 2025

Viminale, un «corvo» denuncia appalti truccati

FocusViminale, un «corvo» denuncia appalti truccati

Un corvo al Viminale e venti pagine fitte fitte di nomi e presunti appalti truccati. Sono l’ultima ombra che coinvolge la politica e le istituzioni italiane. Ma non basta. In mezzo anche il giallo del suicidio del vicequestore Salvatore Saporito. Questi i temi diun nuovo filone d’inchiesta del quale si occuperà la procura di Roma che ha già aperto un fascicolo di indagine. Si tratta di un esposto anonimo inviato nelle scorse settimane al Viminale e nel quale si fa riferimento a presunti illeciti nella gestione di appalti e aste per l’acquisto di impianti tecnologici.

GLI ILLECITI – Il quotidiano «La Repubblica» sostiene che a trasmettere alla Procura di Roma l’esposto insieme ad una querela contro ignoti sarebbe stato il ministro Cancellieri che lo avrebbe affidato al capo della polizia Manganelli il compito di portare le carte in Procura. La denuncia anonima, una ventina di pagine molto circostanziate, indica l’Ufficio Logistico del Dipartimento di Pubblica sicurezza, diretto fino a settembre scorso dal prefetto Giuseppe Maddalena, come centro di presunti favori. Nel mirino del «corvo», come responsabile delle presunte illegittimità, il vice capo della Polizia, Nicola Izzo. Secondo il corvo il malaffare riguarderebbe una serie di appalti e gare per l’acquisto di prodotti: dai software per le centrali operative di tutta Italia ai sistemi di videosorveglianza, dalla gestione del numero unico europeo della sicurezza (il 112) al rilevamento delle impronte digitali da parte della Polizia scientifica. Il capo della polizia Manganelli ha confermato l’esistenza dell’esposto: «Siamo cercando di capire chi l’ha scritto. L’autore è, comunque, una persona molta informata.

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