L’azienda molisana è oggetto di interesse perchè è quella posizionata più a sud in Europa. Intanto Petraroia ha chiesto di attivare un confronto istituzionale per il personale che non opera a tempo pieno.
Chi pensava che investire sullo Zuccherificio del Molise fosse sbagliato è destinato a ricredersi. La gara per la privatizzazione dell’azienda è attesa a breve, ma sono già diverse le imprese del settore interessate a rilevare l’industria finita al centro delle polemiche per l’odissea societaria degli ultimi mesi.
Secondo Milano Finanza, il bando vedrà soprattutto la partecipazione dei big europei del settore. L’azienda molisana è oggetto di interesse perchè è quella posizionata più a sud in Europa, con il vantaggio di poter iniziare la campagna dello zucchero nel mese di giugno e concluderla già a settembre, prima di tutti i concorrenti.
Ciò, in pratica, significa che lo zucchero prodotto a Termoli è anche il primo a finire sul mercato, con la certezza di essere tutto venduto. Peccato non si sia riusciti in passato ad applicare questo vantaggio competitivo per garantire stabilità produttiva e occupazionale a Termoli. Nel frattempo, il vice presidente della Commissione regionale lavoro, Michele Petraroia, ha chiesto di attivare un confronto istituzionale per definire l’accesso alla cassa integrazione in deroga per i lavoratori stagionali e occasionali dello Zuccherificio.
Nell’incertezza che riguarda il futuro dell’azienda, ha sottolineato Petraroia, è indispensabile prevedere un futuro di savaguardia anche al personale che non opera a tempo pieno. La richiesta è stata inviata all’amministratore delegato dello Zuccherificio, Alberto Alfieri, all’Assessorato regionale al lavoro, al Coordinamento avventizi della fabbrica e alla Direzione generale del Ministero del Lavoro a Roma.