Trentacinque Province in meno. È il taglio secco operato dal Governo sul numero degli “enti intermedi” che risultano così ridotti – nelle Regioni a statuto ordinario – da 86 a 51, comprese le 10 città metropolitane. Con il decreto legge di riordino, approvato oggi a Palazzo Chigi, «si compie un processo di portata strutturale e ordinamentale», ha dichiarato il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, che ha definito l’accorpamento come un «processo oramai irreversibile».