A maggio Jean-François Paris, responsabile della sicurezza e della «gestione del rischio» a Ikea France, è stato licenziato per avere fatto spiare alcuni dipendenti e clienti. Oggi dice che i vertici dell’azienda sapevano, e anzi lo incoraggiavano: «Quando sono stato assunto per ricoprire quel posto, nel 1998, mi dissero che Ikea talvolta si rivolgeva a una società di consulenza per condurre inchieste quando si sospettava che qualcuno rubasse». Da allora quelle pratiche sono continuate, e secondo Paris, che è venuto per la prima volta allo scoperto con un’intervista a Le Monde, anche altre filiali di Ikea fuori della Francia selezionano attentamente il loro personale: «Grazie a banche dati alle quali Ikea è abbonata, possono per esempio sapere se un candidato all’assunzione ha subito una condanna in passato».
LO SCANDALO – Lo scandalo era scoppiato in febbraio, quando il Canard Enchaîné aveva rivelato che Ikea France era solita spiare dipendenti e clienti procurandosi informazioni sui loro precedenti giudiziari e sui conti in banca, per verificare che fossero in grado di pagare gli acquisti.