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mercoledì, Marzo 19, 2025

L’INCOMPRESA (a proposito del ministro Cancellieri)

QDL’INCOMPRESA (a proposito del ministro Cancellieri)

Che si vada al voto o meno, certamente non rientra nelle preoccupazioni dello scrivente, che, sinceramente, è appassionato alle cose più serie. Tra queste, per esempio, rientrano a pieno titolo il rispetto delle regole (per quanto anarchico!), l’amore per la cosa pubblica, il sentire per la mia terra, terra senza confine. Detto questo, come mai nessuno ancora conosce l’esito del giudizio tenutosi innanzi al Consiglio di Stato sulle elezioni regionali molisane annullate dal TAR, mentre il ministro degli interni Cancellieri sì?! Oddio, è vero che con il governo Berlusconi abbiamo toccato l’apice del “qui da noi, nessuna morale” e che quindi, in Italia, non ci si meraviglia più di niente ma è altrettanto vero che questo “serissimo” governo Monti va sbandierando ai quattro venti (e fa pure finta di crederci), di non cedere a qualsivoglia caduta di stile e, soprattutto, di essere composto da persone ineccepibili. A sì? E allora perché un ministro della terza repubblica, un tecnico, un non politico, uno lontano dalle stanze del potere ma vicino ai bisogni dei cittadini dovrebbe sapere (salvo smentite del Consiglio di stato) ciò che i cittadini giustamente non sanno e che nessuno conoscere, se non chi deve ancora emettere una sentenza? Ma certo, il ministro, dicendo più o meno “… e fra poco si voterà anche in Molise…”, mica voleva dire che si rivota in Molise! Mi perdoni signora ministro, ma tra lei e l’ex primo ministro Silvio, che differenza passa? Ah già, chi l’ha preceduta smentiva se stesso in prima persona dicendo però che era stato frainteso, lei invece ce lo fa dire dai suoi collaboratori! Vuoi mettere la differenza di classe! E vuoi mettere anche che entrambi oltre a volerci prendere per il culo, ci danno pure dell’imbecille! E sì, perché siamo noi che non capiamo, siamo noi che ascoltando quello che dichiarate vi fraintendiamo! Ma per piacere! Però almeno il primo ci mette la faccia, lei signora ministro, ci mette la faccia degli altri e la credibilità (!) degli italiani. Però, facciamo finta di essere un po’ imbecilli e cerchiamo di capire perché dobbiamo crederci. La verità, non quella personale bensì quella oggettiva, è che il ministro quelle parole le ha dette e sapeva di poterle dire. Perché? Beh, le possibilità sono due, la prima è che un ministro, non uno qualsiasi, i giudici li conosce bene e che quindi tra una chiacchiera e un’altra volete che non ci scappi un gossip sulle regionali molisane?! La seconda sta nella consapevolezza di non conoscere il volere dei giudici ma di volerne influenzare la decisione: “signori, poche chiacchiere, si fa così e basta!”, ve lo dice un ministro in diretta che non può essere smentito. In entrambi i casi l’accaduto è di una violenza alla democrazia di tirannica memoria. Giustamente la signora ministro, capita la gravità dell’accaduto, ha rassegnato le dimissioni. Per forza, altrove basta farsi fotografare con l’amico o l’amica di turno o che venga fuori che un brano della propria tesi di dottorato sia stata copiata, come per il tedesco Guttenberg, per non essere più all’altezza di rappresentare un popolo e quindi rimettere il mandato; figuriamoci l’aver commesso una violazione così seria, senza ombra di dubbio, dimissioni. Ma quando mai?! Personalmente non amo quasi niente dei popoli anglosassoni ma certamente mi inchino al loro senso di responsabilità difronte ad eventuali errori commessi nei confronti della nazione, allorquando rimettono il loro mandato senza se e senza ma. Da noi, invece, non solo non lo fanno ma mandano i loro rimproveri nei confronti di chi li ha “fraintesi” utilizzando altri soggetti! Quando si dice “la faccia come il…..” Ma c’è anche un’altra cosa che non è avvenuta. Come mai nessuno (“ideologicamente” quelli del centro sinistra + Di Pietro e, per opportunismo-opportunità, quelli del centro destra) non hanno chiesto immediatamente una Commissione Parlamentare d’Inchiesta per stabilire eventuali illegittimità nel modus operandi del ministro ed, eventualmente, del Consiglio di Stato nel caso di fughe di notizie? Ebbene, visto che non è mai troppo tardi, il cittadino elettore scrivente lo chiede formalmente a tutti i parlamentari democratici: perché non chiedete al ministro di riferire in parlamento su quanto accaduto e poi magari, una volta sentita l’ennesima paraculata, non chiedete l’istituzione di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta? Anche se ormai le indicazioni di sentenza ci sono state. Ancora complimenti alla repubblica italiana ed ai suoi invidiabili rappresentanti!

P.S. Messaggio personale per la signora ministro. Eccellenza spero non vorrà risentirsi dal momento che ho dato per certo un suo comportamento (registrato e riportato dai media), così come io farò finta di non aver sentito le sue smentite, affidate ad altri, con le quali mi dà dell’allocco!
Isernia, 28 ottobre 2012
IL LIBERO CITTADINO ELETTORE
Emilio Izzo

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